A riveder le stelle. Presto

Cari viaggiatori,

da pochi anni si è riscoperto l’amor di Patria. Poi, l’arrivo alla presidenza della Repubblica di Carlo Azeglio Ciampi ha fatto un miracolo laico e ci siamo sentiti tutti un po’ italiani. In questi giorni è in libreria il libro di Aldo Cazzullo, “A riveder le stelle”, che attraverso Dante ci porta alle origini del nostro amor di Patria. E’ una utile lettura in questo periodo in cui il senso di responsabilità e l’ennesimo sacrificio richiesti a ogni cittadino si spera che ci possano riportare a riveder, presto, le stelle.

Buon viaggio

4 commenti a “A riveder le stelle. Presto

  1. Pasquale Cerofolini

    Cari Viaggiatori ,
    Caro SGM Stefano ,

    personalmente, sull’amore per la nostra Patria e sull’ essere buoni cittadini Italiani che amano il proprio Paese , non ho alcun dubbio .

    Nel come fare assieme , con volontà e sacrificio , il viaggio luminoso che ci porterà … “A riveder le stelle” … , qualche dubbio me lo pongo .

    Credo che mai come ora , a mia memoria , sarebbe necessario , una unione di menti illuminate trasversali nell’arco costituzionale , senza distinzioni dell’essere maggioranze o minoranze , utopicamente( uso la parola ‘ utopicamente’ perchè non conosco se costituzionalmente potrebbe essere possibile) guidati dalla sola saggezza del Presidente Sergio Mattarella , ci traghettassero in un mare futuro possibile calmo e pescoso .

    Parafrasando Dante nella Commedia , mi piacerebbe compiere concretamente quel momento quando nella terzina dell’ Inferno(che il Dante esoterico raffigurava al mondo Profano) al canto IX , il Sommo recita: ” O voi ch’avete li ‘ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde , sotto ‘l velame de li versi strani “(invito alle migliori menti a cogliere il momento di cosa è necessario fare per il benessere Virtuoso di tutti , lasciando da parte le polemiche Viziose dei pochi .

    Buon Viaggio.

    TAF Fr. Pasquale Cerofolini

  2. Marcello Mersi

    Carissimo G.M. è vero che noi Italiani amiamo il nostro Paese ed e anche vero, secondo il mio modesto parere, che tutti insieme, con tenacia e perseveranza, rivedremo brillare le stelle! Questa è una mia convinzione. A un patto però : coloro che siedono nei Palazzi del potere devono trovare unità di intenti, sia chi attualmente “governa”, sia chi siede sui banchi dell’opposizione. Tale lavoro deve essere portato avanti tutti insieme, senza scontri verbali o inutili ripicche. Qui è in ballo il futuro della Nazione tutta, c’è poco da scherzare. Rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo tutti incessantemente per questo e sottolineo “tutti”. L’obbiettivo deve essere unico : uscire il prima possibile da questa situazione. Quindi, necessariamente, rigore, osservanza stretta delle regole e bando alle sterili dispute, non è questo il momento. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  3. Ottavio Spolidoro

    E ci risiamo! Tutti avevano previsto tutto, ma Cassandra, si sa, ha un destino: dice la verità ma nessuno le crede. Ora la cosa grave, fuor dal mito, è che quelli che prevedevano non erano indovini, aruspici e via cantando. Ma scienziati. E così da una parte c’è forte un sentimento di rabbia per chi poteva tradurre in pratica le affermazioni preoccupate degli scienziati e non l’ha fatto, dall’altra la necessità di tenere unito il Paese per affrontare il nuovo assalto della pandemia. Stretti in questo aut aut dobbiamo forse porre una questione di metodo per un verso e di nostra posizione per l’altro. Infatti non basta dirsi pronti ad una riflessione. Ho lanciato un tema attendo i fratelli viaggiatori ed infine il nostro GM.
    Un saluto ai viaggiatori ed un grazie al nostro GM

  4. Raffaele Macarone Palmieri

    Non vedo, caro Stefano, ma forse perché non ho l’osservatorio privilegiato di Aldo Cazzullo, un significativo sentimento di Amor di Patria nei nostri concittadini…certamente non ci troviamo nella situazione dello stadio Olimpico, come nel 2012, alla finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli quando migliaia di ‘idioti’ hanno fischiato l’Inno Nazionale o ancor peggio, e in maniera più disgustosa, quando, mi pare nel 1963. sempre allo Stadio Olimpico i padri o i nonni – forse – degli stessi ‘idioti’, presenziarono, ad un Italia – URSS, con la bandiera rossa con falce e martello e fischiarono l’Inno di Mameli. Noi Liberi Muratori, peraltro, siamo esortati dopo l’iniziazione dal MV, nel rituale Emulation se ricordo bene, a non dimenticare l’attaccamento profondo e indissolubile verso il Paese dei nostri Padri, che ci diede i natali e che nutrì la nostra infanzia e la nostra giovinezza.
    L’ultimo verso dell’Inferno dantesco ” e quindi uscimmo a riveder le stelle ” segue temporalmente alla traversata della galleria sotterranea che i due Viaggiatori percorrono, dopo il distacco da Lucifero, e che collega l’Inferno all’anti-Purgatorio. Ciò permette loro di contemplare il cielo stellato dell’altro emisfero e costituisce il presagio di un nuovo cammino di luce e di speranza, dopo l’oscurità precedente. E infatti quel cielo si mostra “come pura felicità dello sguardo”, dice Dante. D’altro canto le stelle, per il Poeta, sono l’obiettivo finale, sono luciferine… non è a caso che ricorrono verso la fine di ogni Cantica della Commedia. un parallelo che, in qualche maniera, oggi ciascuno di noi potrebbe fare con le condizioni di quarantena, di lockdown e più recentemente di coprifuoco, nelle quali siamo costretti a vivere: tutti nell’attesa di uscire dal nostro inferno personale, come i due Viaggiatori. Tutti con la speranza di trovarci al più presto…almeno nel purgatorio, in un’area tranquilla di questa pandemia e di avere il nostro presagio di speranza. Non possiamo fare altro, al momento, che accarezzare questa dea, la speranza, anche se penso che dovremmo più razionalmente ipotizzare una nostra convivenza nel tempo con questo virus, come succede con gli altri, quelli delle epatiti e della immunodeficienza acquisita, alle nostre latitudini. In questi momenti ricordiamo la pratica di alcune virtù che ci sono proprie in ogni nostra azione: la prudenza che ci diriga, la temperanza che ci moderi e la fortezza che ci sostenga.
    Buon viaggio, libero da inciampi e da cadute, per tutti.

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