Bisognerebbe fare

Cari viaggiatori,
Ho letto questa storia
Bisognerebbe fare come l’airone, che mantiene la sua eleganza, anche con le zampe immerse nelle acque torbide
Bisognerebbe fare come l’airone, che dopo aver tenuto il becco infilato nel fango, tira sempre su la testa.
Bisognerebbe fare come l’airone, che dopo essere stato nel brutto del mondo e averne ingoiato le bassezze, apre le sue grandi ali e torna a vedere le cose dall’alto.
Bisognerebbe fare come l’airone, sapersi sporcare , rimanendo puliti.
Bisognerebbe fare come l’airone, guardare in basso, vedendo lontano.
Bisognerebbe fare come l’airone, riuscire a mischiarsi, rimanendo se stessi.
E con regale distacco, essere nobile vedetta dei propri orizzonti.
Buon viaggio

4 commenti a “Bisognerebbe fare

  1. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., bella e significativa la frase “bisognerebbe fare”. È una sacrosanta verità che tutti noi dovremmo imitare il più possibile l’airone, uccello magnifico e regale. Nella mia terra di Maremma, amara e dolce allo stesso tempo gli aironi fanno parte integrante del territorio, sono magnifici, si stagliano nei paesaggi duri della mia terra e, nonostante spesso si ricoprano di fango, riescono sempre a mantenere il loro candore. Questo dovremmo fare, ma la realtà è ben diversa! Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  2. Ottavio

    L’airone è di una straordinaria eleganza. Ricordo che una volta accompagnai un amico in una battuta di caccia. Non sono un cacciatore ma alzarmi alle 4 la mattina per essere in giro in campagna all’alba e non lontano dal mare è straordinario. Ma della caccia io ho imparato due cose: a riconoscere versi e suoni e a guardare. Guarda mi disse; dove, risposi. C’era vicino ad un acquitrino un airone . Sono animali protetti mi disse e un vero cacciatore non sparerebbe mai ad un prodigio vivente ma solo se vai a caccia li puoi vedere e aspetta; fece un verso come un fischio e l’airone si alzò in volo : che spettacolo! Parte come se avesse difficoltà ma poi aperte le ali….
    Ora mi chiedo: cosa sollecita il nostro Gran Maestro ad una riflessione cosi’ ? Il contraltare inelegante pessimo strumentale cosa sarà?

  3. Pasquale Cerofolini

    Caro SGM Stefano ,
    Cari Viaggiatori ,

    l’allegoria dell’airone nei suoi comportamenti , è il naturale ripetersi della corretta volontà umana nei ‘ rinnovi ‘ degli accadimenti , siano essi dovuti a calamità di eventi naturali ( terremoti , frane , allagamenti , disastri ambientali) o a calamità epocali dipendenti dalle persone nella costruzione errata delle società (guerre , dittature , perdità dei valori , non gestione di malattie imprevedibili ).

    Sempre , il momento brutto e sporco ha prima o poi consequenzialità di riflessione sul ‘ perchè ‘ il ‘ brutto e lo sporco ‘ avviene e accade ; e sempre quel ‘ perchè ‘ che per parallelismo è la riflessione del ‘volare in alto per meglio vedere e risolvere ‘ , è vitale per illuminare gli errori fatti e apportare le correzioni necessarie .

    PS: … per accadimenti spiacevoli personali … , chiedendo un supporto intellettuale per meglio capire come risolvere , un amico fraterno mi disse : ” prendi le distanze dal problema , monta sopra una sedia e butta a terra il problema , guardalo dall’alto come se non fosse tuo , vedrai che troverai la soluzione ” …. il mio amico fraterno aveva ragione , la soluzione arrivò !

    Credo che oggi , il momento sporco e brutto che coinvolge tutto e tutti sta creando in noi(come mai prima , dal dopo guerra del secolo passato ) , la voglia e la necessità di essere traghettati in un nuovo mondo migliore , e la nostra Istituzione Muratoria deve e può supportare intellettualmente questi tempi , grazie alla Sua possibile e potenziale qualità di ‘airone ‘ ; essere e divenire quindi , ‘ airone ‘ di un nuovo Umanesimo per una necessaria ‘ Rinascenza ‘.

    Buon Viaggio

    TFA

    Fr. Pasquale Cerofolini – Logia Fenix 127 – GL Simbolica Paraguay –

  4. Raffaele Macarone Palmieri

    Hai ricordato l’airone, caro Stefano, uccello da sempre giudicato elegante e armonioso per il suo portamento distinto, per il suo aspetto slanciato, snello nel lungo e muscoloso collo e performante nelle lunghe gambe, nelle lunghe dita delle zampe e nel becco affinato ma robusto, con piumaggio dai colori vivaci ma allo stesso tempo raffinati, con una nobiltà di nascita ‘poetica’ perché risale alle Metamorfosi, libro XV, di Ovidio. Il Poeta di Sulmo narra, infatti, che Ardea – città a sud-ovest di Roma, al centro del triangolo costituito da Roma stessa, Anzio e Latina – fu così chiamata dall’alzarsi in volo di un uccello mai visto in precedenza, un’Ardea Cinerea cioè un Airone Cinerino, dopo che Enea vittorioso su Turno distrusse e incendiò la capitale dei Rutuli. Dunque, animale predestinato dal Fato.

    Dei 7 ‘Bisognerebbe fare come l’airone’ che tu hai riportato, mi ha colpito e fatto riflettere più degli altri il sesto: ‘ rimanere sé stessi, pur mischiandosi ‘, perché conoscersi nel profondo, essere onesti con ciò che sentiamo, riveste grande importanza nel lungo e interminabile percorso iniziatico del LM.

    Imparare a essere e rimanere sé stessi nella quotidianità sociale del mondo che ci circonda, che cerca costantemente di farci diventare altro è il risultato più ‘ grande ‘ che si possa raggiungere perché, nonostante la moltitudine circostante, esclusivamente attraverso la nostra continua indagine interiore confermiamo quali siano i nostri valori e la nostra stessa reale natura che andranno conservati preziosamente in noi stessi. Il fermarsi a considerare la facilità e la superficialità dei recenti e ‘nuovi’ rapporti umani e il rischio di una attuale ridotta selezione delle persone che ci circondano deve indurci a riconsiderare una vuota socialità anche a prezzo di ‘solitudine’, se non sociale almeno intellettuale: è meglio perdere il contatto con molti piuttosto che con noi stessi, con la nostra interiorità, con ciò che di più profondo da un senso alla nostra esistenza.

    Per concludere, caro Stefano, voglio condividere un pensiero di Ralph Waldo Emerson, esponente di vertice del Trascendentalismo, romanticismo americano ottocentesco, che in ‘Self-Reliance’, recentemente ripubblicato in Italia, così conclude: ” To be yourself in a world that is constantly trying to make something else is the greatest accomplishement “. Non penso fosse un nostro Fratello, ma trovo in queste parole una rappresentazione adeguata del mio sentire.

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