La vita e la paura

Cari viaggiatori,
il cantautore Enrico Ruggeri scrive un messaggio su cui riflettere: “Per paura della morte si rinuncia a vivere”.
Buon viaggio

3 commenti a “La vita e la paura

  1. Pasquale Cerofolini

    Caro SGM Fr. Stefano ,
    Cari Viaggiatori ,

    il tema proposto ” La Vita e la Paura ” , è un tema profondo ed importante che si presenta a Noi nel medesimo istante in cui cominciamo a ragionare e riflettere ; ragionamenti e riflessioni in moltissimi casi fatti incosciamente senza averne consapevolezza di farli.

    Il tema poi nel crescere si propone sia coscientemente che incoscientemente , con a Noi la possibilità di soluzionarlo , Si o No .

    Le soluzioni che si manifestano , che si presentano , possono essere :
    – vuoi confessionali , dove la vita non avrà fine per un credo dogmatico e forte per una continuazione spirituale del vivere o per una sua metafisica reincarnazione ,
    – vuoi del continuare a vivere , dovuto al ricordo di Te stesso , in virtù delle cose belle ed importanti fatte durante il proprio periodo terreno(Ugo Foscolo docet) ,
    – vuoi nella presa d’atto di una coscienza Epicurea dove il materialismo è vincente e quindi nulla inizia , nulla continua e tutto finisce nel periodo nascita – morte , quindi vincente ed avvincente il pensiero di dover potere stare al meglio , “non bene ma benissimo” , durante tutto il proprio momento del vivere ,
    – vuoi nel convivere nell’ansia attanagliante a questo pensiero di “passaggio” , dal conosciuto al non conosciuto , con o senza dolore ,
    – ed altro……

    Personalmente , ho fortunatamente conosciuto e conosco un percorso , che fa prendere in esame ed in coscienza critica profonda questa tematica , mi riferisco alla nostra Morte e Rinascita “Iniziatica” , dove si soluziona tutto ciò con una propria voluta scelta , affrontando viso a viso l’argomento , in modo tale che accettata l’Idea , non certamente facile , di morire e rinascere volutamente , ci accorgiamo che la Paura della Morte(avendola affrontata valutata accettata) scompare( rimanendo solo il concetto di un sereno senso del trapasso scelto voluto desiderato che apre ad una porta luminosa), e rimane solo la ‘Vita nuova scelta da Vivere’ nel modo migliore , innanzitutto per Se stesso e conseguentemente da persona possibilmente migliore , per gli Altri .

    TFA

    Buon Viaggio

    Fr. Pasquale Cerofolini – Logia Fenix 127 – GLSP

  2. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., commentare la situazione sanitaria attuale non è facile, anzi è di estrema difficoltà,
    perché il rischio di scrivere frasi e opinioni che potrebbero offendere coloro che hanno avuto lutti è assai elevato. Purtroppo ho conosciuto persone a me vicine che hanno contratto il virus, un’infezione che comunque, va sottolineato, in oltre la metà dei casi decorre in maniera asintomatica e in circa un terzo presenta sintomi molto simili ad una banalissima influenza. Questo non vuol dire nel modo più assoluto di negare l’esistenza di questo infame microscopico essere, ma l’assoluta necessità di imparare a conviverci.
    Il potere ha gestito la gestione della seconda ondata in modo per me, disastroso, sottovalutando il problema e trascurando in maniera evidente la gestione e l’organizzazione della campagna vaccinale. Basta vedere il caos di questi giorni! Tutti noi, ogni giorno, compiamo le azioni consentite, lavoriamo, studiamo, facciamo sport, passeggiamo nei centri delle nostre città. Lo scorso anno siamo tutti rimasti chiusi in casa per oltre due mesi, osservando le regole e le imposizioni emanate dai nostri governanti. Era quello che dovevamo fare e l’abbiamo fatto, con sacrificio, ma l’abbiamo fatto. Ma oggi è diverso, la ripresa dei contagi può essere monitorata individuando più agevolmente i positivi, la situazione è notevolmente cambiata rispetto allo scorso anno quando la scienza brancolava nel buio. Abbiamo fatto passi da gigante verso la sconfitta del virus. Le scuole sono in maggior parte chiuse, lo smart working ha ridotto sensibilmente le presenze sui mezzi pubblici, cosa che non viene sottolineata abbastanza. E allora mi pongo una domanda : se è stata permessa l’apertura dei negozi e si è addirittura arrivati a premiare il cittadino promuovendo un bonus che incentiva gli acquisti, perché adesso il Governo, sdegnato, pensa ad una zona rossa nazionale durante il periodo pasquale? Personalmente mi godrò le festività pasquali come ho sempre fatto, uscendo e recandomi, con tutte le accortezze e il rispetto del caso, dal mio caro fratello che ha bisogno della mia presenza. Come tu, caro Stefano, ricordi, il cantautore Enrico Ruggeri, ha scritto un messaggio che recita «non possiamo rinunciare a vivere per paura di morire» e che condivido in pieno. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  3. Raffaele Macarone Palmieri

    Indubbiamente, caro Stefano, il messaggio di Enrico Ruggeri “per paura della morte si rinuncia a vivere” che hai ricordato rappresenta uno degli aspetti più negativi di questo anno pandemico passato in semi-cattività, che ha già “festeggiato” , purtroppo, nel Paese oltre 100 000 morti, e ha limitato enormemente la nostra vita, anche nei più piccoli risvolti, ma può aver costituito un inabituale, per molti, momento di ricerca introspettiva su cosa stiamo facendo e dove stiamo andando, dovuta anche alla maggior disponibilità temporale con noi stessi.

    Parlando di Vita e di Morte, in termini a noi Massoni più ‘familiari’, mi tornano in mente i passi della Genesi dove vengono descritti l’Albero della Vita, in mezzo al Giardino, e l’Albero della Conoscenza del Bene e del Male. Il primo, in rapporto con il dilemma Vita / Morte, ci insegna che poterne usufruire dipende dal comportamento conseguente e responsabile dell’uomo, in altre parole dalla sua libertà.
    Ma la Morte, argomento di frequente confronto massonico in catena con i Fratelli, costituisce soltanto la fine della corporeità o consiste, in maniera più sottile, nella Morte dell’Anima? Penso di interpretare un nostro comune sentire affermando che la Morte dell’Anima, vinta dal Vizio e abbandonata dalla Virtù, sia la più dolorosa.
    All’Albero della Vita, intesa come Sapienza, abbracciato al quale l’individuo può vivere dignitosamente… l’uomo ha preferito farsi pervadere, mangiando il pomo proibito, dai miasmi di ignoranza e di corruzione, preferendo così l’infelicità alla felicità della vera Vita.
    La Scrittura, nella Genesi, non parla solo di Vita, ma anche di Morte, il “…morire morrai…” o “…morirai certamente…”in 2:17, costituiscono una doppia affermazione negativa, una doppia morte. Quale altra se non quella dell’Anima?

    Ecco, cari Viaggiatori, non rinunciamo a vivere e alla felicità, per il timore della nostra doppia Morte, quella del corpo ma soprattutto quella dell’Anima che la attuale contingente e precaria quotidianità così pressantemente minaccia.

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