La luce e le nuvole

Cari viaggiatori,

“c’è sempre luce dietro le nuvole” scriveva la scrittrice statunitense Louisa May Scott, protagonista di una vita travagliata.

Buon viaggio

6 commenti a “La luce e le nuvole

  1. Pasquale Cerofolini

    Caro Stefano
    Cari Viaggiatori

    Non conoscevo approfondivamente la vita e il pensiero di Louisa May (Scott)Alcott , al di lá della conoscenza dovuta al fatto, della notorietá del suo nome , per avere scritto libri per bambini , famoso ” Piccole Donne ” , e ringrazio di questo invito , caro blog , che mi ha piacevolmente portato ad interessarmi piú concretamente di Lei.

    Sull’aforisma suo – ” c’é sempre luce dietro le nuvole ” – , Louisa May , rimarca con forza , il suo attivismo , nella concretizzazione della moralitá e delle vittorie a vantaggio delle emancipazioni femminili.

    Anche se ha avuto da giovane una educazione molto rigorosa dalla sua famiglia , pur non abbandonandone i dettami, li ammorbidisce nel suo fattivo operare , vuoi intellettuale e non .

    Personalmente , credo e condivido , che la positivitá concettuale della frase, debba invitare tutti Noi a ben sperare nei risultati consequenziali di un lavoro corretto e continuo; risultati, per vivere assieme , in una dimensione umana accettabile , paritaria nonché positiva del convivere.

    É sicuramente grazie a queste figure di ‘ vita ‘ importanti quali Louisa May , che molte battaglie possono oggi essere vissute quali momenti di vita normale, nella loro forza e bellezza.

    Buon Viaggio

    Pasquale Cerofolini

  2. Ottavio Spolidoro

    C’è sempre luce sopra le nuvole/ le stelle ci sono sempre solo che di giorno non sono visibili/ a queste metafore che il Gran Maestro propone in riflessione ne aggiungo una terza che è un antico detto della massoneria inglese: una nuvola davanti al sole ed un falso fratello sono la stessa cosa, in entrambi i casi non si vede il sole. Non lo ricordo in inglese me ne scuso con i fratelli viaggiatori.
    Un abbraccio al Gran Maestro ed ai fratelli viaggiatori

  3. Carlo Spinatelli

    Carissio GM Stefano
    leggendo l’aforisma proposto pensavo che sto attraversando un periodo strano, perchè invece di sofferarmi sul fatto che la nuvola impedisce di apprezzare appieno il sole, pensavo che la nuvola ci consente di vedere facilmente il sole. Il sole pieno di questi giorni non possiamo guardarlo pena di essere accecati anche solo momentaneamente. Invece attraverso una velatura o nuvole, anche minacciose, nel loro contorno, possiamo ammirarlo. Dobbiamo accettare la nostra caducità e proprio attraverso i nostri difetti, possiamo apprezzare i progressi. Se non inciampiamo mai, non ci fermiamo a riflettere ed apprezzare dove siamo arrivati.
    Un abbraccio a tutti i Viaggiatori

  4. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., un dato è certo, il sole torna sempre a splendere su un cielo blu, meraviglioso e raggiante. Non importa quanto forte sia stata la tempesta, quanto cupe e nere siano state le nuvole, quanti fulmini sono caduti sulla terra o quanta acqua è piovuta. Quando tutto ciò finisce, la luce torna sempre a illuminare l’oscurità. Proprio come diciamo che il sole splende sempre dopo una tempesta, possiamo anche parlare della metafora della luce alla fine del tunnel. Non preoccupiamoci se, in questo particolare momento che stiamo vivendo, la nostra vita sembra invasa dall’oscurità e non vediamo altro che tenebre, ovunque. Non dobbiamo mai disperare e mai fermarci. Guardiamo avanti, non lasciamoci cadere e non rallentiamo il nostro passo sicuro, perché alla fine, mantenendo un buon ritmo, il sentiero tornerà ad illuminarsi. Scrive Louisa May Alcott : “Così, le settimane passarono duramente, finché un giorno giunse la notizia, rallegrando i cuori come il sole rallegra il firmamento dopo la tempesta”. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  5. Raffaele Macarone Palmieri

    Nel marzo 2020 siamo entrati, formalmente, caro Stefano, in un periodo che il nostro Paese non aveva mai conosciuto nella sua storia non bellica. Salve poche eccezioni, milioni di noi sono stati costretti a ridurre gli incontri, gli spostamenti e a restare a casa per lunghi mesi. Abbiamo vissuto, e altri Paesi stanno ancora vivendo, la più grave crisi sanitaria e socioeconomica mondiale dal primo Ventennio del Novecento, all’epoca causata da un’altra malattia influenzale, detta Spagnola, che fece oltre 50 milioni di vittime nel mondo intero.
    Abbiamo in questo anno vissuto momenti altamente drammatici, forse anche per decisioni non prese precocemente più per considerazioni politiche che di salute pubblica, abbiamo avuto una miriade di dichiarazioni sui media contrastanti e fuorvianti quando bastava un po’ di buon senso, chiarezza e una buona e comprensibile comunicazione scientifica e più semplici disposizioni organizzative. Moltissimi di noi hanno fatto appieno il loro dovere civico, con responsabilità individuale e collettiva e vera solidarietà umana…come ad esempio gli operatori della sanità pubblica e quelli delle forze di sicurezza, come anche molte organizzazioni di volontariato…
    Poi… improvvisamente… come canta Gianni Morandi nella canzone ‘L’Allegria’, diventata virale: ” …La fine di un ‘era, mi ci vuole quello che ci vuole, quello che ci vuole, un calcio e ripartire, ripartire…ci vuole un’azione che riapra la partita…” da metà febbraio la partita sembra riaprirsi, cambia tutto, si acquisisce fiducia in un piano di resilienza e di ripresa che sembrano a portata di mano…il successo della Nazionale, i successi sportivi…
    Dietro le nuvole c’è sempre il Sole e la Luce, anche se le nuvole li nascondono…se ne stanno andando, lasciamole andare, cari Viaggiatori, lasceranno il posto alla nitidezza, alla Bellezza del Cielo, dell’Universo e della Vita. Chissà, forse sono state necessarie, come tutto è necessario; impariamo a guardare attraverso le nuvole e le tenebre e vedremo la Luce. Siamone certi, ne compariranno altre, ma questa esperienza ci ha certamente fortificato.

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