2 commenti a “Quando il titolare era l’1 e la riserva il 12

  1. Marcello+Mersi

    Carissimo G.M., leggendo la tua riflessione mi è venuta in mente una poesia scritta da Umberto Saba, che ai tempi delle scuole elementari imparai a memoria. Si intitola “Il portiere”. La riporto integralmente perché per me è bellissima e significativa :
    “Caduto alla difesa ultima vana, contro terra cela la faccia, a non vedere l’amara luce. Il compagno in ginocchio che l’induce, con parole e con la mano, a sollevarsi, scopre pieni di lacrime i suoi occhi. La folla – unita ebbrezza – par trabocchi nel campo : intorno al vincitore stanno, al suo collo si gettano i fratelli. Pochi momenti come questi belli, a quanti l’odio consuma e l’amore, è dato, sotto il cielo, di vedere. Presso la rete inviolata il portiere – l’altro – è rimasto. Ma non la sua anima, con la persona vi è rimasta sola. La sua gioia si fa una capriola, si fa baci che manda di lontano. Della festa – egli dice – anch’io son parte”.
    Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

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