Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta che si è tenuta oggi, giovedì 19 giugno, ha approvato la variazione al “Regolamento per la tutela del patrimonio culturale e delle attività del centro storico e del territorio comunale (Zone 1 / 1Bis / 2 / 2 Bis / 3)”. L’atto, illustrato dall’assessore al commercio e alle attività produttive, Vanna Giunti, è stato approvato con diciotto voti favorevoli e nove astenuti da parte dei ventisette consiglieri presenti.
“Ritengo – ha sottolineato l’assessore – che sia un importante traguardo quello di presentare oggi al Consiglio comunale un Regolamento che ha come obiettivo, e quindi come oggetto, quello della tutela del patrimonio culturale e delle attività del centro storico e del territorio comunale. Questa amministrazione ha voluto, fin dal suo insediamento, porre grande attenzione alla salvaguardia e alla promozione delle aree di particolare interesse del centro storico, patrimonio Unesco, e la sua valorizzazione attraverso un miglior presidio del territorio, anche tramite una più uniforme e diffusa localizzazione degli esercizi commerciali e artigianali, rappresenta un obiettivo strategico”.
“Un regolamento – ha proseguito Giunti – atteso, sopratutto dagli operatori, che a più riprese hanno chiesto interventi in tal senso, alla luce dell’evoluzione economica, sociale e ambientale della nostra città, del Paese, ma anche di un sistema di consumo che cambia con grande rapidità trasformando anche in modo significativo modalità e comportamenti di cittadini, visitatori e turisti. Il processo è stato lungo, ma importante poiché ha visto maturare, in momenti di ascolto e confronto, l’ipotesi definitiva che questa mattina viene presentata e, come ho detto, ha come obiettivi quello della tutela, della conservazione e della valorizzazione del centro storico della città di Siena e che sono, altresì, strettamente connessi al mantenimento del decoro, della fruibilità e della sicurezza dell’intero sito. A tal proposito voglio ringraziare tutti i portatori di interessi che hanno partecipato a questo processo, con il loro significativo e fattivo contributo che ha permesso di mettere a terra uno strumento che, a mio avviso, rappresenta una base importante e un punto di partenza, poiché nulla è scritto nella pietra, tutto è rivedibile, rivalutabile, anche e soprattutto, e mi ripeto, in tempi di trasformazione tanto rapidi come quelli che viviamo”.
“Il regolamento – ha poi spiegato l’assessore Giunti – si divide in sei titoli, di cui il primo è un aggiornamento del precedente regolamento mentre tutti gli altri costituiscono la novità e il miglioramento. ‘Si può fare qualcosa di nuovo se si può fare qualcosa di meglio’ è una citazione del filosofo e architetto Adolf Loos. In sintesi, ogni nuovo elemento o stile in architettura non avrebbe dovuto essere proposto solo per il semplice gusto di novità, ma solo se effettivamente portava un miglioramento funzionale, estetico o tecnico rispetto a quello esistente. Questo è ciò che abbiamo voluto fare”.
Scopri di più da Stefano Bisi
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.