I verbi al futuro

Cari viaggiatori,

guardiamo un po’ troppo al passato e poco al domani. In molti abbiamo disimparato a coniugare i verbi al futuro.

Buon viaggio

6 commenti a “I verbi al futuro

  1. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., è proprio così! Ci preoccupiamo troppo del passato pensando poco al futuro. Il passato ormai è alle nostre spalle e quello che è stato, è stato, punto.
    Molti vivono come si dice “alla giornata” poi domani “si vedrà “. Niente di più sbagliato! Specialmente le nuove generazioni, che saranno il domani dell’umanità, non sono capaci di organizzare il loro futuro, non pensano a ciò che si troveranno ad affrontare sia nel bene che nel male. Come tu dici, ed io condivido in pieno la tua affermazione, abbiamo disimparato a coniugare i verbi al futuro, mentre sarebbe opportuno tornare a farlo perché è fondamentale pensare al domani ed avere idee chiare di cosa fare, come comportarsi, insomma programmare la nostra vita e non lasciare tutto all’improvvisazione e all’incerto. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  2. Carlo Spinatelli

    Carissimo Stefano, leggendo la tua riflessione mi è venuta questa immagine.
    Noi uomini della Tradizione possiamo decidere se sederci sul passato e contemplare od utilizzarlo come trampolino per lancarci nel futuro. L’unica cosa che non possiamo fare è essere fermi.

  3. Ottavio Spolidoro

    La tradizione al futuro questa è la sfida!
    Grazie Gran Maestro
    Un abbraccio a te ed ai fratelli viaggiatori

  4. Pasquale Cerofolini

    Caro SGM Fr. Stefano Bisi,
    Cari Viaggiatori,

    credo importante per me( nostra generazione) e per tutti , meno giovani e giovani, avere chiaro l’importanza del verbo ‘dimenticare’ sempre peró inserito nel terreno fertile del ‘non’ : ” non dimenticare “( gli accadimenti e le esperienze passate).

    Il ricordare non deve essere ancoraggio del passato , ma bensí patrimonio di esperienze vissute, con il dovere da parte nostra, di trasmetterle proattivamente a chi in virtú della attuale giovane etá é privo di questo patrimonio.

    Quanto sopra per la bellezza delle proprie scelte del presente, per meglio così costruire il futuro( convinto che non si può scegliere il futuro se non si ha la capacità di impostare il presente , in quanto ciò che faremo è solo consequenzialità).

    Scelte verbali presenti nella loro eterogeneità , per costruire il sincretismo dell’unità verbale futura migliore ; scelte verbali di cui abbiamo il dovere di fare e la responsabilità di attuare .

    “non DIMENTICARE per meglio COSTRUIRE ; i miei VERBI del FUTURO”
    TAF
    Buon Viaggio
    Fr. Pasquale Cerofolini

  5. M.M.C.

    Gli amici che hanno commentato hanno tutti ragione. Forse gli esseri umani sono propensi a pensare al passato poiché è più “sensibile” ovvero maggiormente percepibile attraverso i sensi. Può essere dunque “controllato”, poiché ognuno di noi conosce il proprio passato o comunque ha percezione (soggettiva) di esso. Forse il presente è solo una speranza e cioè quella che ci porta a pensare che esso sia come lo immaginiamo noi. Per contemplare il futuro bisogna essere pieni di ottimismo, vagamente folli e indiscutibilmente predisposti al fallimento. Il futuro è “desiderio”? Sospendo il giudizio suggerendo la lettura dei testi di Jacques Lacan. Saluti!

  6. Raffaele Macarone Palmieri

    Ci proponi riflessioni, caro Stefano, sulla constatazione che viviamo prevalentemente il passato e che ci proiettiamo poco sul futuro. Per me, come per molti o forse quasi per tutti, a volte è complicato smettere di pensare al passato, che si tratti di ricordare momenti felici o di vivere episodi dolorosi e di soffrire per ferite non ancora cicatrizzate. Il problema? Penso che questa incapacità di vivere l’oggi, libero dal passato, impedisca di sviluppare il nostro potenziale personale e di progredire nella vita. Per vivere o, meglio, ipotizzare e gettare le basi per costruire un futuro che ci “soddisfi” dobbiamo dapprima rifiutare di credere che ciò che è stato non sarà più, accettare, rivivere e impegnarci per superare le nostre emozioni, soprattutto quelle più “tossiche”, continuare a vivere nel tempo e mettere in atto tutte le misure finalizzate a digerire uno o più traumi che ci impediscono di andare avanti. Soltanto voltando pagina potremo proiettarci verso un futuro pieno di opportunità, cari Viaggiatori, finalizzato a migliorare la qualità della nostra esistenza.

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