Ho riaperto questo questo spazio di libertà dopo qualche anno e durante il periodo del confinamento in casa imposto dalle autorità pubbliche e il 2025 porta qualche novità.
In molti hanno postato i loro commenti e li ringrazio. Il blog si è trasformato nel corso del tempo. C’è lo spazio per i commenti e chi vuole può iscriversi e ricevere le notifiche dei post che scrivo. Grazie per l’attenzione e buona lettura.
Tra bisbigli e chiusura di sedi
La Nazione invita i politici senesi a non bisbigliare ma a confrontarsi a viso aperto e nei luoghi deputati. Un tempo i luoghi deputati erano i partiti di cui ora con difficoltà si riesce a sapere dove hanno sede. A questo proposito il circolo Almirante di viale Cavour è chiuso.
Sfogliamo i giornali del 27 aprile 2025
Aperture dei giornali dedicate ai funerali di papa Francesco, con 400mila persone tra piazza San Pietro e le strade di Roma dove si è svolto il corteo funebre. L’omelia del cardinale Re: “Bergoglio voleva ponti e non muri”. La salma, omaggiata da leader mondiali, è stata poi tumulata a Santa Maria Maggiore. Prima delle esequie, incontro storico in Basilica fra Trump e Zelensky per la pace in Ucraina. Putin: “Pronti a negoziati senza precondizioni”.
Quel 27 aprile del 1859
Il 27 aprile del 1859 il Granduca Leopoldo II di Lorena lasciò Firenze e si insediò il Governo provvisorio della Toscana che divenne indipendente dal Regno degli Asburgo-Lorena. Dopo 290 anni di Granducato, Firenze e tutta la Toscana scelsero l’indipendenza e svolsero un ruolo decisivo nel Risorgimento. Quasi un anno più tardi, nel marzo 1860, si tenne il plebiscito che decretò a larghissima maggioranza l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna: votarono oltre 366 mila toscani e i voti favorevoli furono il 94%. Seguirono altre regioni.
Lo scrive La Nazione.
Giani al funerale del papa
“Oggi abbiamo reso il dovuto tributo a un Papa che ha segnato la storia dell’umanità ea un uomo che ha segnato l’umanità di un ruolo, quello del Pontefice, che ha avvicinato tutti, cattolici e non cattolici”. Così il presidente Eugenio Giani dopo aver partecipato questa mattina a Roma ai funerali di Papa Francesco.
Il presidente della Toscana ha tenuto a sottolineare in particolare due aspetti che hanno caratterizzato l’opera di Bergoglio. “La sua aspirazione e il suo sentimento verso la pace sulla quale non si è risparmiato in nessuna iniziativa, da Gaza alla guerra in Ucraina”. E la sua “vicinanza agli ultimi, alle persone fragili e bisognose, alle persone emarginate, che lui ha messo sempre al centro dell’azione della Chiesa e dell’azione civile degli stessi singoli Stati, laddove questo trovava orecchie in grado di ascoltare”
“La sua azione, con i valori ei principi che l’hanno guidato, lascia al mondo intero una grande eredità, e ci deve indurre e guardare con speranza al futuro”, ha concluso Giani, che ha colto l’occasione per ringraziare, definendole “orgoglio della nostra comunità”, le donne e gli uomini della Colonna Mobile della Protezione Civile della Toscana “per l’assistenza alle centinaia di migliaia di persone giunte nella Capitale per rendere omaggio al Pontefice”.
Mattarella, Calamandrei e la Resistenza
Il 25 aprile il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha celebrato la Liberazione a Genova e ha concluso il suo discorso con l’affermazione “E’ sempre tempo di Resistenza”. Richiama l’epigrafe scritta da Piero Calamandrei e dedicata al nazista Albert Kesserling, condannato a morte nel 1947, condanna poi tramutata in carcere a vita, liberatonel 1952 per motivi di salute. Al ritorno in Germania disse che gli italiani dovevano dedicargli un monumento. E Calamandrei glielo dedicò. Leggetelo.
Lo avrai camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Questa epigrafe è nella lapide collocata all’interno del palazzo comunale di Cuneo. Se passate da quella città fermatevi e leggetela.
Fabrizi per l’impulso alla Fondazione Mps
La Fondazione Monte dei Paschi per dare impulso all’innovazione. Lo chiede Sena Civitas. A Palazzo Sansedoni arriverà un nuovo inquilino: Pier Luigi Fabrizi succederà a Carlo Rossi. Il professore del Bruco ed ex presidente della Banca Mps sembra mettere d’accordo un po’ tutti.
Meriti e bisogni
“Quadro politico immobile” tuona Mauro Marzucchi dalle colonne della Nazione. Aggiunge che bisogna puntare su meriti e bisogni, come disse Claudio Martelli al congresso socialista di Rimini.
Tutte donne le autorità del 25 aprile
Autorità al femminile per il 25 aprile: sindaco Nicoletta Fabio, presidente della Provincia Agnese Carletti, viceprefetto Immacolata Amalfitano, oratore ufficiale Rosy Bindi, presidente dell’Anpi Silvia Folchi.
Sfogliamo i giornali del 26 aprile 2025
Sulle prime pagine dei principali quotidiani di oggi, l’ultimo saluto del mondo a Papa Francesco. Migliaia di fedeli hanno reso omaggio alla salma di Jorge Mario Bergoglio. Attesi oggi a Roma per i funerali del pontefice alcuni leader mondiali, tra cui il presidente Trump, il quale ha anticipato che parlerà con la premier Meloni. In forse Zelensky, che potrebbe non presentarsi per “impegni militari”. Spazio anche alla Festa della Liberazione con le parole di Mattarella: “È sempre tempo di Resistenza”.
Le foto proibite della Crete finiscono in tribunale
Finisce al Tar e al tribunale penale la vicenda delle foto scattate nel territorio di Asciano da un gruppo di cicloturisti di un’azienda, poi multati dai vigili urbani. Uno dei sanzionati ha scritto alla Gazzetta di Siena: Una settimana fa mi sono recato alla stazione dei carabinieri più vicina e ho presentato querela per diffamazione aggravata. Perché in occasione del consiglio comunale del 18 febbraio, il sindaco Fabrizio Nucci, interrogato dall’opposizione in merito alla nostra vicenda, ha detto che non siamo persone serie e che abbiamo scritto l’articolo in oggetto poiché “intratteniamo rapporti commerciali con i produttori di vino della zona”. Quest’ultima affermazione è falsa. La nostra azienda non ha mai ricevuto un centesimo né un centilitro dai produttori di vino toscani (e possiamo dimostrarlo). Ma oltre a essere falsa è anche molto grave”. E la sfida continua.