Caccia al piccione

Un calo significativo e costante della presenza di piccioni nel centro storico di Siena: è quanto emerso dal monitoraggio effettuato nel mese di marzo 2025, al termine dell’annuale campagna di contenimento deliberata a fine 2023 dalla Giunta comunale. La stima rilevata da un professionista qualificato attesta una densità attuale di circa 176 piccioni per chilometro quadrato, a fronte dei 490 rilevati nel 2024 e dei circa 1325 stimati nel 2023: una riduzione che sfiora l’87 per cento in due anni , a conferma della piena efficacia delle azioni messe in campo dal Comune, sia sul piano del controllo numerico sia su quello della tutela del decoro urbano.

” Parlare oggi di una riduzione così marcata della popolazione dei colombi – sottolinea l’assessore all’ambiente e decoro urbano del Comune di Siena, Barbara Magi – significa riconoscere l’efficacia di un lavoro costante e capillare, frutto della collaborazione tra più uffici e strutture. Accanto agli interventi straordinari che possiamo di volta in volta attivare, c’è un impegno quotidiano che ci vede operativi sul territorio e orientati alla tutela della salute pubblica, dell’ambiente e del patrimonio cittadino”.

Due sono le principali tipologie di intervento attivate dal Comune. La prima, attualmente in corso e prevista fino al prossimo mese di ottobre, riguarda la distribuzione controllata di mangime trattato con antifecondativo. L’attività si svolge dal lunedì al venerdì, nelle prime ore del mattino, in dieci punti selezionati del centro storico. Il personale, formato e incaricato specificatamente dal Comune, si occupa della distribuzione, del controllo del consumo da parte dei colombi e del recupero dell’eventuale mangime non utilizzato. La seconda modalità, attiva nei mesi da novembre a febbraio, coincide con il periodo post-riproduttivo e consiste in mirati interventi di cattura affidati a una ditta specializzata. Entrambe le azioni sono in linea con quanto previsto dal Piano regionale di controllo del piccione 2022-2026, che definisce criteri omogenei a livello toscano per la gestione ecologica di questa specie in ambiente urbano. Oltre a questi interventi, proseguono le azioni mirate a contrastare la nidificazione e lo stazionamento degli uccelli sugli edifici di proprietà comunale. Alla fine del 2024, sono stati revisionati e migliorati i sistemi di allontanamento dei volatili installati in alcune aree sensibili del centro, come il Cortile del Podestà, la Loggia dei Tolomei nel Prato di Sant’Agostino e il “Tartarugone” in Piazza del Mercato, per un investimento complessivo di circa quattordicimila euro.

” Un numero eccessivo di piccioni compromette l’igiene, il decoro e la fruibilità di spazi pubblici e privati – prosegue l’assessore Magi – con ricadute anche sul patrimonio artistico della città, messo a rischio dalle deiezioni acide. Per questo l’amministrazione prosegue il proprio impegno con azioni articolate e coerenti con la normativa, ma anche con attività di informazione, controllo e responsabilità dei cittadini. Il decoro urbano significa prendersi cura della città ogni giorno, su più fronti e con un lavoro condiviso. I risultati ci sono, e ci incoraggiano a proseguire con determinazione lungo questa strada”.

In tal senso, i regolamenti comunali stabiliscono alcune prescrizioni chiare: il divieto di somministrare cibo ai piccioni su tutto il territorio comunale (fatta eccezione per il mangime medicato somministrato solo da personale autorizzato, come da articolo 30 del Regolamento comunale per la tutela degli animali) e l’obbligo di installare sistemi dissuasori per la sosta e la nidificazione degli uccelli su tetti, facciate, grondaie e pluviali (come previsto anche dal Regolamento edilizio e dal regolamento di Polizia Locale). In questo quadro si inserisce anche l’azione del comando di Polizia Locale, che in collaborazione con il servizio Ambiente del Comune ha recentemente completato un censimento di tutte le aree pubbliche del centro storico interessato da imbrattamenti causa dal guano. Questo ha permesso di mappare i principali punti di stazionamento e nidificazione, avviando così i primi procedimenti amministrativi nei confronti dei proprietari privati per l’eliminazione delle criticità.

Sfogliamo i giornali del 13 maggio 2025

Il presidente Usa Donald Trump convoca il leader del Cremlino Vladimir Putin a Istanbul, in Turchia, in vista del vertice con l’Ucraina per discutere della tregua. Il rilascio da parte di Hamas dell’ostaggio israelo-americano Edan Alexander dopo 584 giorni. Le parole di Papa Leone XIV ai giornalisti: “Disarmiamo le parole”. E ancora la questione dazi, con l’intesa tra Stati Uniti e Cina che tagliano le tariffe per 90 giorni. Queste alcune delle notizie principali presenti sulle prime pagine dei quotidiani.

Verso la giornata dell’accessibilità

Non soltanto un’occasione per riflettere sul tema dell’accessibilità, ma un appuntamento per fare il punto sui risultati concreti del percorso avviato nel 2024.
Quest’anno la “Giornata regionale dell’accessibilità”, che si tiene giovedì 15 maggio nell’ambito delle celebrazioni del World Accessibility Day (WAD), assume un carattere ancora più politico e insieme fortemente operativo, intorno agli obiettivi di inclusione, equità e autonomia. L’evento è organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con ANCI Toscana, Centro regionale per l’accessibilità, CERPA (Centro europeo di ricerca e promozione dell’accessibilità), Codesign Toscana e INU (Istituto nazionale di urbanistica).

Nel corso dei lavori – in programma a Prato presso la sala del Pellegrinaio, piazza dellOspedale 1, – verranno illustrati, attraverso una mostra e una tavola rotonda, i progetti presentati dai Comuni toscani dopo la pubblicazione del bando regionale da 3 milioni di euro: l’idea è quella di valorizzare esperienze concrete che si pongono come esempi di accessibilità universale, replicabili anche in altre politiche locali.

La mattinata si aprirà alle 9.30 con i saluti istituzionale del presidente della Regione Eugenio Giani, della sindaca di Prato Ilaria Bugetti, del direttore generale della Asl Toscana centro Valerio Mari e del direttore di Anci Toscana Simone Gheri; seguiranno le introduzioni dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli e del responsabile del Settore regionale inclusione e accessibilità Alberto Zanobini.

Alle 10.30 focus sui progetti coordinato da Piera Nobili del Cerpa, con presentazione dei Comuni  e attenzione a percorsi naturalistici, connessioni urbane, spazi pubblici e socialità, patrimonio culturale.

Le conclusioni sono affidate all’assessora Spinelli.

Per partecipare è necessaria l’iscrizione online compilando l’apposito form.
Per ulteriori informazioni scrivere a worldaccessibilityday@regione.toscana.it

In arrivo seimila ciclisti ma non per il Giro d’Italia

Sono attesi circa 6100 appassionati provenienti da 70 Paesi per la dodicesima edizione di Tuscany Trail, il più grande evento di bikepacking e gravel al mondo che partirà e si concluderà, dal 21 al 28 maggio prossimi, a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Un viaggio e non una gara, come sottolineato dagli organizzatori, alla scoperta di luoghi unici lungo 450 chilometri. Quest’anno sarà proposto anche un itinerario da 160 chilometri. La manifestazione è sostenuta direttamente dalla Regione attraverso Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana.

“È un evento che in pochi anni ha avuto una crescita impressionante – ha dichiarato l’assessore regionale a economia e turismo, Leonardo Marras – dai 60 partecipanti delle prime edizioni, oggi si è arrivati a superare quota 6.000, con iscrizioni chiuse in anticipo per l’altissima richiesta”. “Una grande festa per i comuni attraversati, dove i residenti si trovano piacevolmente sorpresi dall’arrivo dei cicloturisti. Ringrazio gli organizzatori ed i Comuni – ha aggiunto l’assessore – che mettono a disposizione strutture e accoglienza. Tuscany Trail rappresenta al meglio il turismo lento, quello che invita a gustare ogni dettaglio della Toscana: dal paesaggio alla cultura, dal cibo all’arte fino al buon vino. Anche l’impatto economico è rilevante: si stima una ricaduta complessiva di circa 20 milioni di euro per i territori coinvolti. Un evento sportivo e turistico a vocazione internazionale che, con la sua formula vincente, si conferma un importante volano per l’economia locale”.

Con il telefonino e il coltello

Quello che colpisce di recenti a fatti di cronaca, avvenuti anche a Siena sebbene in dimensioni minori rispetto ad altre città, è che giovanissimi si sono fronteggiati con coltelli. Adolescenti o poco più grandi escono di casa con il telefonino e con un coltello infilato nei pantaloni. Perché?

Sfogliamo i giornali del 12 maggio 2025

Zelensky ha accettato la proposta di negoziati diretti con Putin e ha rilanciato: “Lo aspetterò in Turchia giovedì”. L’evaso dal carcere di Bollate che venerdì ha accoltellato un collega, si è suicidato lanciandosi dal Duomo di Milano. È stato trovato anche il corpo dell’altra collega scomparsa. Gli Usa e la Cina hanno raggiunto una prima intesa sui dazi, al termine di due giorni di colloqui a Ginevra. Oggi i dettagli. Questi alcuni dei principali temi presenti sulle prime pagine dei quotidiani, in edicola oggi.

Il Pegaso d’oro a Stefano Mancuso

Il Pegaso d’Oro, massimo riconoscimento dell’Amministrazione regionale istituito dalla Giunta nel 1993, consiste in una riproduzione del cavallo alato Pegaso, emblema del Comitato toscano di liberazione nazionale, poi stilizzato a modello di una moneta attribuita all’artista fiorentino Benvenuto Cellini e oggi simbolo della Regione Toscana.

Domenica 11 maggio il Pegaso alla cultura è stato conferito dal presidente della Regione Eugenio Giani a Stefano Mancuso, neuroscienziato docente di arboricoltura generale ed etologia vegetale all’Università di Firenze e membro dell’Accademia dei Georgofili, nel corso di una cerimonia al Teatro Era di Pontedera in provincia di Pisa in occasione degli Ecodays organizzati nell’ambito della rassegna Ecoincontri nella cittadina toscana.

Saggista e divulgatore, Stefano Mancuso, nelle parole di Giani, “nella sua attività accademica ha contribuito ad una nuova visione del mondo vegetale ed ha saputo coinvolgere con sensibilità e passione l’opinione pubblica nel dibattito sui temi dell’ecologia, sostenibilità e interdipendenza fra tutte le forme di vita. Il suo lavoro può essere considerato fondamentale nella comunicazione di una nuova forma di etica che sa mettere in relazione in modo armonico lo sviluppo dell’individuo con quello di tutto l’ecosistema, fuori da ogni schema di prevaricazione degli interessi economici e del profitto fine a se stesso sull’ambiente e sul rispetto della natura Nel corso di questa legislatura per ben sette volte la Regione ha dovuto proclamare lo stato di emergenza a causa di eventi climatici che non possono più essere definiti “straordinari”. Stefano Mancuso, in questo senso, è un intellettuale sull’ambiente dotato di autorevolezza e credibilità a livello internazionale.

“Le sue e le indicazioni – continua Giani – sono sempre affascinanti e capaci di guardare al futuro e Stefano Mancuso è oggi una delle figure più eminenti nel campo della ricerca e della cultura che si occupa dello sviluppo sostenibile. Quindi una figura che rappresenta quella Toscana che pensa e che può contare su studiosi di particolare talento che permettono di guardare con speranza all’attenzione sui temi attinenti alla transizione ambientale ed ecologica ed alla sostenibilità del suo sviluppo”.

Secondo Stefano Mancuso, dall’inizio degli anni Novanta del secolo scorso gli scienziati hanno iniziato ad ammettere che le piante hanno non solo capacità “sociali”, ma una forma di intelligenza che fino ad allora non era stata immaginata.

“Oggi – afferma Stefano Mancuso – viviamo in un mondo in cui sembra che mentre i potenti del mondo sembrano essersi dimenticati delle questioni ambientali, le persone comuni vedono e sentono perfettamente che il nostro pianeta sta cambiando un giorno dopo l’altro ad una velocità che non si era mai vista prima e sono molto più interessate a questi temi rispetto a 15 anni fa.

Sono 18 mesi – spiega Mancuso – che ogni mese è il mese più caldo mai registrato. Questo è il risultato dell’opera distruttiva dell’uomo che si può però invertire. Viviamo anche nell’unico luogo del mondo che sta facendo qualcosa da questo punto di vista. L’Unione Europea è l’unica parte del pianeta che negli ultimi anni ha ha ridotto del 36% le proprie emissioni di anidride carbonica e negli ultimi 3 anni ha prodotto meno anidride carbonica di quanto ne produceva negli anni precedenti. Dobbiamo essere orgogliosi di questo. Il fatto che l’Europa sia l’unica unica a farlo dimostra che si può ridurre il livello delle emissioni senza ridurre la ricchezza delle nazioni. Dobbiamo essere un modello, e far capire che anche se questa riduzione dell’anidride carbonica a livello globale è quasi ininfluente, a livello di esempio è fondamentale”.