La Pace e la Guerra

Cari viaggiatori,

il nostro cammino ci porta indietro nel tempo, al VI secolo a.c., al pensiero di Lao Tse.”Perché ci sia pace nel mondo, è necessario che le nazioni vivano in pace. Perché ci sia pace fra le nazioni, le città non devono battersi le une contro le altre.Perché ci sia pace nelle città, i vicini devono andare d’accordo.Perché ci sia pace tra i vicini, è indispensabile che nelle case regni l’armonia.Perché nelle case ci sia pace bisogna trovarla nel proprio cuore”.

E la pace occorre cercarla con l’ottimismo del velista che nel mare in tempesta non attende che il mare si calmi ma aggiusta le vele.

Buon viaggio. In questo caso buona navigazione

5 commenti a “La Pace e la Guerra

  1. PINO

    Vivere in pace è lavorare per il bene dell’umanità. Non dobbiamo mai abbassare la guardia.In questi tristi giorni molti di noi hanno ritrovato il vecchio gusto di parlare,riflettere.Forse lo avevamo dimenticato.Comunque è vero che nella tempesta sopravvive solo chi lotta.Devo ringraziare i miei Fratelli,che grazie alla tecnologia,tutti i giorni si fanno vivi con BUONGIORNO,È una brezza che tiene viva la speranza,il desiderio di tornare presto ad abbracciarci.Tu sai che ho sempre sostenuto che solo l’unione Universale può fare la differenza,Divisi non si va lontano.Devo dire che nelle numerose Officine ove ho lavorato nel mondo,mi hanno fatto sentire a casa.Ora mi auguro che i Fratelli di tutto il mondo siano uniti e spiegare le vele per combattere questa tempesta.Una casa,un tempio,tutti sotto quel cielo stellato. Che il ricordo addolcisca il dolore di chi ha perso i suoi cari.

  2. Gianluca Delle Monache

    Ven.mo le tue riflessioni mi fanno pensare al silenzio.
    All’interno di noi stessi , nel silenzio più assoluto, cerchiamo di distruggere le nostre debolezze e di coltivare le nostre virtù. Il Se’ deve vincere sull’ Io. Soltanto così la scintilla che è in noi potrà crescere e diffondere l’armonia intorno a noi
    Tfa Gianluca Delle Monache

  3. Marcello Mersi

    Illustrissimo e Venerabilissimo Gran Maestro, da uomo di mare amante di sfide quasi impossibili e abituato a vincere i marosi più impetuosi, non posso che essere in sintonia con le Tue affermazioni. La pace va ricercata in noi stessi e nelle nostre Famiglie, alcune delle quali colpite duramente dal dramma che stiamo vivendo e che vivremo ancora per molto tempo, purtroppo! T.F.A. Marcello Mersi

  4. Ottavio Spolidoro

    Questa guerra, che guerra è?
    E vado a scomodare il fratello Voltaire che nel Trattato sulla Tolleranza scrive ( pag. 1 edizioni Editori Riuniti traduzione di Palmiro Togliatti) :”Presto viene dimenticata la folla dei morti caduti in battaglia innumerevoli, non solo perché questa è la inevitabile fatalità della guerra, ma perché coloro che muoiono per la sorte delle armi avrebbero potuto dare la morte ai loro nemici, e non sono periti senza difendersi.
    Ed ecco il capolavoro: “ Dove il pericolo e il vantaggio sono eguali, cessa lo sgomento e la pietà stessa s’attenua;
    Non è quindi forse, una guerra con tutto ciò che questa parola evoca .
    In realtà stiamo combattendo contro la natura che ama nascondersi diceva Eraclito. Forse è l’effetto di una sottovalutazione della pericolosità della Natura ove non rispettata e controllata nei suoi aspetti più deleteri.
    Una natura così come dobbiamo interpretarla.? Come possiamo interpretarla. Ed allora vado a scomodare un altro fratello che ha la buona abitudine più tardi di bere un buon bicchiere di bordeaux. Ma è presto per il vino . Eccolo il nostro fratello tedesco di cui peraltro nell’ultimo, ottimo, numero di Hiram è tracciata la sua teoria della Pace tra le Nazioni. Eccolo: “sublime è il senso di sgomento che l’uomo prova di fronte alla grandezza della natura, sia nell’aspetto pacifico, sia ancor più nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l’infinito e si rende conto che l’anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi.
    Ho scomodato due fratelloni nostri spero che non me ne vogliano.
    Grazie Gran Maestro .

  5. luca salimbeni

    Ill.mo e Ven.mo GM, noi Massoni dobbiamo pregare e manifestare per la pace; anche se non possiamo cambiare le cose che non possono essere cambiate,possiamo cambiare noi stessi e con noi stessi il mondo,la realtà nella quale viviamo. Se anche il ns operare altruistico non raggiungerà lo scopo prefissato,noi,operando,ci poniamo dalla parte giusta. E questo ci pare poco o inutile?. In guerra,qualunque parte possa vantarsi di aver vinto, non ci sono vincitori,tutti sono perdenti. Oggi vanno di moda (anche fra i politici) le citazioni di W. Churchill. Ebbene ” nella guerra determinazione,nella sconfitta resistenza, nella vittoria magnanimità,nella pace benevolenza”. Con il TFA Luca Salimbeni

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