Grazie. Con lenezza

Cari viaggiatori,

ci sono persone che appena conosci ti entrano nel cuore.

Con lenezza.

Grazie Grande Maestro.

Buon viaggio

14 commenti a “Grazie. Con lenezza

  1. Giovanni Quattrone

    Lo ricorderemo sempre per la sua capacità di abbracciare il prossimo.
    Con dolore lo porteremo nei nostri cuori feriti.

  2. Enzo Neri

    Continua a vivere e resisti alle ombre. Non c’è luce per coloro che non conoscono il buio
    ( Takuan Soho)

  3. Ottavio Spolidoro

    Un viaggiatore
    Ci sono persone nelle città
    Che ti raccontano le ore
    Se stai attento li vedi passare sempre ad un’ora
    E sai che ora è

    Ci sono suoni che senti
    Musiche che ascolti
    E dischi che compri

    Ci sono parole che non sai dire
    E che non sai scrivere
    Se sono musiche pensi di doverle solo ascoltare

    Poi un giorno ti capita
    Di sentire parole che per incanto
    Spiegano la musica
    E sono musica esse stesse
    Per l’anelito alla vita che le muove
    Ti infondono il palpito del musicista che le ha scritte
    Ti guardi intorno
    C’è Ezio che parla
    E la sua orchestra che suona

    E ti senti solo
    Perché la musica c’è
    Ma è solo un suono e hai perso le parole
    Le sue

    Ci sono persone nelle città
    E viaggiatori
    C’è Ezio che ti sorride

  4. Eugenio

    “Il tempo è un pozzo nero.
    E la magia che abbiamo in mano noi musicisti è quella di stare nel tempo, di dilatare il tempo, di rubare il tempo. E la musica, tra le tante cose belle che offre, ha la caratteristica di essere non un prodotto commerciale, ma tempo condiviso. E quindi in questo senso il tempo come noi lo intendiamo non esiste più’ “

    Buon viaggio, grande Uomo!

  5. Andrea Galli

    Cerchiamo di seguire – soprattutto in questi momenti – l’insegnamento che ci impartì quando disse: “Respiriamo sempre come se ogni respiro fosse il primo e l’ultimo respiro…”

  6. MMC

    Io non posso dire di essergli stato propriamente amico, ma per un periodo della mia e della sua vita, l’ultimo, siamo stati vicini. Come scrive il Venerabilissimo Gran Maestro, Ezio era una di quelle persone che ti entravano nel cuore per poi stringerlo in una morsa che ti impediva ogni difesa, che ti ostruiva ogni sentimento che non fosse d’affetto. Se amavi il suo cuore, dovevi accettare quel carattere così determinato e difficile, così complesso e articolato, così provato dalla resistenza che una mente eccelsa doveva continuamente opporre alle sfortune di un corpo fragile. Non era sempre facile. Ezio era una farfalla in uno scafandro. Chissà dov’è volato ora. Ho teneri ricordi in comune con chi scrive su queste pagine. Ed ho anche la sensazione che qualcosa di incompiuto, che qualcosa che non ha avuto una conclusione emotiva, sia stato strappato a me senza avviso, senza un saluto. Per questo motivo in questi giorni mi sento un po’ strano, come se attendessi, da un momento all’altro, una telefonata che non arriverà mai più.

  7. Claudio

    Buongiorno Viaggiatori. Una persona che afferma di essere un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono . Merita il riconoscimento della sua intellettualità . Ed un grande senso di ammirazione . Che riposi in pace . Un abbraccio Claudio

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