Quell’uomo normale

Cari viaggiatori,
tra i tanti pensieri che in queste ore vengono dedicati ad Alex Zanardi, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Siena dopo l’incidente sulle strade di Pienza, ho scelto le prime fasi di un articolo di Emanuela Audisio su Repubblica. Scrive: “Ha cambiato l’immagine dell’uomo senza gambe. Quando il futuro sembrava fratturato lui l’ha rimesso in piedi. Ha costretto lo sport a non scartare i corpi amputati, dimezzati, zoppi. Non perché fanno pena, ma perché anche così valgono. E ha detto una frase che dovrebbe stare nelle scuole: È disabile chi ha poca stima di sé”.
Buon viaggio

4 commenti a “Quell’uomo normale

  1. Raffaele Macarone Palmieri

    La Storia ci insegna, caro Stefano, che l’uomo è poco incline ad accettare le differenze…peraltro l’insorgenza acuta di un handicap motorio, come nel caso di Alex Zanardi, ci disturba, fa vacillare, fa “panicare”e, ancor di più, diventa causa di discriminazione nella quotidianità banale degli atti della vita. L’handicap, fino a poco tempo fa, era invisibile alla televisione, che rappresenta una sorta di vetrina della nostra società.
    Alex ha rotto una segregazione, una privazione di libertà, ha “preso la parola”, si è mostrato, ha militato attivamente per rompere il velo del silenzio, le discriminazioni e i pregiudizi.
    Zanardi ha fatto e fa parte di quel gruppo di handicappati che fanno progredire il mondo e ne modifica la mentalità a loro modo, con le sue performance nello sport dei motori ha contribuito a far saltare le rappresentazioni stereotipate del portatore di handicap, ha vinto l’essere conformi o non essere e ci ha convinto sul fatto che tutte le vite valgono la pena di essere vissute.
    Tutto questo, senza una grande forza interiore, non sarebbe stato possibile e sicuramente avrà creato un balzo in avanti importante nella stima di sé dello sfortunato pilota.

  2. Marcello Mersi

    A Castiglione della Pescaia abitiamo a cento metri di distanza. La mattina ci incontravamo presto, io fuori con il cane, lui che si apprestava a partire per il quotidiano allenamento. Un sorriso, una stretta di mano, un ciao gioioso e via…… Mi mancano queste piccole pillole Alex! Lotta come sempre hai fatto nella tua vita, noi maremmani siamo tutti con te e ti aspettiamo sul lungo mare di Castiglione della Pescaia, magari allo Skipper per solito aperitivo serale!!

  3. ANDREA GALLI

    Quanto è vera anche un’altra espressione che lui richiamava sempre: “La vita è come il caffè, puoi metterci tutto lo
    zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente”

  4. Ottavio Spolidoro

    Da dove trae Zanardi la sua immensa forza? L’essere un uomo di sport gli ha probabilmente dato l’abito mentale per pensare che ogni difficoltà fosse una sfida. Una sfida da vincere non solo contro gli altri concorrenti ma contro il male contro la sorte. C’è in lui un tratto prometeico ma più forte perché umano. Non conosce il futuro, come Prometeo, e nonostante tutto lui va avanti. Una immensa forza una grande resilienza che colora le sue parole. Ogni saluto ogni suo commento non è una definizione è forza è motivazione e’ stima di se’ senza megalomania.
    Un abbraccio a tutti i viaggiatori
    Grazie Gran Maestro

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