Pensare e agire

Cari viaggiatori,
nel nostro camminare incontro questo pensiero di Aristotele. Pensiamoci: “Per essere eccezionali non basta semplicemente pensare in modo eccezionale o sentirsi eccezionali; bisogna agire in modo eccezionale”.
Buon viaggio

10 commenti a “Pensare e agire

  1. Pasquale Cerofolini

    Cari Viaggiatori,
    Caro SGM Fr. Stefano,

    Per Me, questa riflessione di Aristotele che proponi , è la situazione più desiderata e altresì la più complicata nell’essere eseguita…. sempre è importante provare a realizzare ciò in cui crediamo, …poi , agli altri pensare se siamo o no eccezionali .

    … fare tutto il necessario per perseguire nei fatti i nostri pensieri , equivale a realizzare il nostro proprio ” impossibile ” ( diceva Francesco di Assisi ) … ; credo fermamente sia importante provarci e riprovarci sempre , e già riuscirci , è prova eccezionale !

    Grazie , un TFA ,

    Buon Viaggio a Tutti.

    A presto ,

    Fr . Pasquale Cerofolini

  2. Ottavio Spolidoro

    L’eccezione, lo stato d’eccezione è quanto a decisione, indice individuante il potere. Potente sarebbe colui che decide sullo stato d’eccezione.
    Eccezionale per lo stagirita sarebbe, per la frase postata dal nostro GM , colui che per pensiero ed azione coerente manifesti eccezionalità.
    Ossia che, ad esempio, non sia veramente libero chi si faccia paladino della libertà ma la cui prassi non sia liberante. O chi si dica democratico laddove la sua prassi non realizzi i principi della democrazia. Queste incoerenze sono tutte pericolose soprattutto laddove ci sia qualcuno che fanaticamente creda a quelle parole per accorgersi poi che sono appunto solo parole cui non segue prassi. Ed allora far apprezzare questa “distanza” diventa l’essenziale esercizio critico libero e democratico.
    Ed allora io penso che Aristotele parli di eccezionalità per rimarcare con maggiore evidenza lo scarto tra pensiero ed azione.
    La storia si complica ancora qualora si passi a discettare delle cause che impediscono coerenza. La ragion di stato ad esempio o lo stesso “ fine che giustifica i mezzi” ( ma i mezzi chi li giustifica?) Molti altri aspetti infatti potrebbero considerarsi e la stessa eccezionalità sottoporsi al Tempo ma ci fermiamo qui in attesa di altri spunti di dialogo e confronto.
    Grazie Gran Maestro
    Saluti ai fratelli viaggiatori

  3. Carlo Spinatelli

    Carissimo Gran Maestro, sicuramente abbiamo bisogno di persone eccezionali, ovvero di persone che strenuamente percorrono la via iniziatica. Persone che proprio perchè percorrono tale via ci mostrano che la via non è eccezionale, ma naturalmente connaturata al proprio profondo sentire. Penso che il nostro mondo viva di persone eccezionali, ma dell’eccezione della eccezionalità. Quanti esempi vengono pubblicizzati dall’informazione di eroi della esteriorità costruendo dei prototipi di personalità dai piedi di argilla. Forse abbiamo bisogno di esempi che dimostrino che la via è facile ed in armonia con il creato. Santi nella vera accezione della parola inclini alla moderazione, ma dritti nella tenacia del perseguimento della via iniziatica. Dimostrando la loro attualità al di là del tempo e dello spazio, persone con il dono della parola del cuore che dialogano dritti con i nostri sentimenti distaccandoci dalle emozioni e rasserenando il nostro inquieto spirito.

  4. ottavio spolidoro

    Carissimo Carlo condivido pienamente. Dimostrare l’attualità della Libera Muratoria infatti ritengo sia il nostro compito futuro con quel “dono della parola del cuore” esattamente pari al rituale spegnimento delle tre luci di sapienza, bellezza e forza che sono solo se “restano” nel cuore.
    In questi anni il nostro GM ha combattuto una guerra impari per rispondere punto su punto alle lame del pesante pregiudizio che ci circonda. Lo ha ha fatto con semplicità: dal Tandem alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Ora vi è più Luce, sempre è necessario vigilare ma forse è giunta l’ora di dispiegare la forza buona dolce e gentile della sapienza della bellezza e della forza che restano nel cuore.
    Possiamo farcela? Saremo in grado? Siamo pronti? Non lo so so solo che l’unità ci è necessaria.
    un abbraccio ai fratelli Viaggiatori

    • Carlo Spinatelli

      Carissimo F.llo Ottavio, che belle parole”..dispiegare la forza buona dolce e gentile della sapienza della bellezza e della forza che restano nel cuore.” Riassumono il nostro impegno come Massoni richiamando il nostro impegno a seguire il ragionare del cuore, unico vero motore per la Verità.

  5. Marcello Mersi

    Carissimo G.M. ritengo bellissimo il commento di Pasquale. La riflessione di Aristotele è di difficile realizzazione, provare a rendere reali le nostre aspettative, i nostri sogni, i nostri desideri in qualunque campo è impresa ardua e difficile. L’importante è credere fermamente in ciò che vogliamo, saranno poi gli altri a giudicare se abbiamo fatto qualcosa di “eccezionale” o no! Sono convinto che dobbiamo provarci, i progetti sani e buoni devono andare a buon fine, amo in modo particolare il verbo “osare”. Grazie carissimo Stefano per questa tua frase, molto bella, ma anche molto complicata. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  6. Raffaele Macarone Palmieri

    Ma siamo, caro Stefano, eccezionali come afferma la grande Mente universale della Grecia antica o veramente e “semplicemente” Uomini quando i nostri sentimenti, i nostri pensieri e le nostre azioni hanno una sola finalità, quella della Verità.
    Nel secolo scorso Henry Bergson, brillante ingegno franco-ebraico – perché filosofo, scienziato, sociologo, psicologo, spiritualista e finalmente premio Nobel per la letteratura – pensa l’Uomo nella sua totalità con un concetto semplice e allo stesso tempo geniale: ” bisogna agire come uomo di pensiero e pensare come uomo di azione”.
    L’uovo di Colombo, cari Viaggiatori.

  7. Ottavio Spolidoro

    Quella eccezionalità è a rimarcare distanza tra pensiero ed azione. Se eccezionale è l’uomo portatore di pensiero eccezionale quel contrasto si fa talmente evidente da negare la stessa eccezionalità del portatore. Ma c’è un ulteriore aspetto che dovremmo affrontare insieme, quello della ormai inesorabile e/o necessaria dimensione pubblica del ns pensare quella coerenza.
    Aggiorniamo Aristotele: un uomo pubblico che dice di avere pensieri eccezionali ma la la cui azione non ha le stesse caratteristiche?
    Un abbraccio ai fratelli viaggiatori

  8. Aldo Cozzi

    Caro GM, come e’ attuale il tuo riportare ….e’ il famoso problema che fa coniugare più’ cose per ottenere qualcosa di eccezionale …..il pensiero , il progetto , l’azione , e per ultimo il corretto controllo del risultato …..in molti campi si applica questo metodo, più o meno allargato a composizioni più complesse ….c’è’ un dire tedesco che afferma che e’ più importante l’uomo che sa costruire il re , che il re stesso…..questi coniuga tutti gli ingredienti che servono per ottenere il risultato …….tornando agli ingredienti occorrenti per ottenere un risultato , torniamo all’azione ….questa è’ anch’essa una parte, diciamo finale di un progetto di un’azione complessa…..purtroppo non è il tutto , senza quello che viene prima e dopo non vale il più delle volte nulla …..dal passato remoto ad oggi in maggio luogo le varie componenti di un progetto semplice o ambizioso erano portate avanti da pochi , da un élite …..ora molti partecipano a vari progetti , a percorsi per varie mete, ma forse non sono il meglio ….perché’ ….nelle catene di ferro ci sono degli anelli fragili….che si rompono…..ed addio azione …..un singolo può racchiudere in se il tutto ? ……non credo, e comunque non e’ il mio pensiero, io prediligo ampi progetti per il bene del numero più ampio possibile dei beneficianti …..che azione si può fare ….ritornare nel nostro tempio interno ed esterno e lavorare con umiltà …….e qui torniamo come sempre a casa ……..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *