Sotto la pioggia

Cari viaggiatori,
un insegnamento su come affrontare questa fase così complessa ci viene da Gandhi. Diceva: “La vita non è aspettare che passi la tempesta…ma imparare a ballare sotto la pioggia”. Siccome la tempesta pare duratura, attrezziamoci per vivere.
Buon viaggio

3 commenti a “Sotto la pioggia

  1. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., la tempesta è ancora in atto e, purtroppo soffia con impeto, sconvolgendo la nostra vita. Non per questo dobbiamo rinunciare alle nostre abitudini, anche se, alcune, devono gioco forza essere sospese. Mi riferisco ai nostri architettonici lavori che la pandemia ci impedisce di svolgere regolarmente in presenza. È vero che la tecnologia ci viene incontro, che siamo tutti provvisti di potenti mezzi multimediali, ma il contatto umano, la possibilità di dialogare con il Fratello dal “vivo”, mi manca e molto. Comunque, per il momento, questa è la realtà e quindi, come Te dici, riportando la frase di Gandhi, impariamo a “ballare sotto la pioggia” che oggi è insistente, copiosa e direi fastidiosa. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  2. Raffaele Macarone Palmieri

    ” Siccome la tempesta è duratura, attrezziamoci per vivere”: questo, caro Stefano, è lo stimolo che poni alla citazione di Gandhi, sulla tempesta di pioggia e sulla necessità di agire senza attendere che torni il sereno…affermazione che ben applica ai nostri giorni.

    Nella vita, ognuno di noi aspetta o si aspetta di essere felice, ma i momenti di reale felicità per i più sono rari. Attendere un contesto favorevole per andare avanti, per essere felici, è riduttivo, dobbiamo invece progredire a tutti i costi anche nelle avversità, accettando così le avventure e le insidie della quotidianità. La tempesta rimbomba, la vita ci colpisce, il destino ci perseguita: procediamo nel nostro percorso, continuiamo a sorridere alla vita. Altrimenti, fermandoci, aspettiamo di vivere mentre la vita scorre inesorabile; quindi, imitiamo Gene Kelly nel famoso ” Singin’ In the Rain “, usciamo sotto la pioggia, cantiamo e danziamo sotto la pioggia e siamo di nuovo felici. Avremo forse l’impressione di essere soli ma saremo gioiosi, soddisfatti, contenti…vivremo felici di ogni istante dell’oggi, perché ieri è passato e domani non è ancora qui.

    Grazie per averci fatto cantare e ballare sotto la pioggia: è stato magico! con un’iniezione di coraggio, con un invito a prendere rischi, a “bagnarci”.

  3. Pasquale Cerofolini

    Caro SGM Stefano ,
    Cari Viaggiatori ,

    … “… aspettare che passi …” è rimanere in attesa che altri o gli eventi creino la soluzione a ciò che ci sta a cuore .

    … “… imparare a ballare …” è mettersi in gioco e lavorare affinchè possiamo soluzionare ciò che ci sta a cuore .

    L’emergenza reale , non aspettata , che ci ha trovato impreparati sull’immediato è passata , quindi ora il nostro lavoro è ‘ affrontare ‘ e soluzionare.

    Quanto sopra , è premessa per tutto quanto attiene al nostro quotidiano , vuoi a livello personale che collettivo ( nei vari giardini distinti : massonici , governativi, sociali , economici , …) ; e con sincerità sono infastidito quando il ‘problema arrivato inaspettatamente’ diventa alibi a giustificazione del ‘ non fare’ .

    Quindi , chi ancora non ‘balla’ deve assolutamente ‘imparare’ .

    TFA e Buon Viaggio .

    Vostro Fr. Pasquale Cerofolini

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