Un commento a “Senza rassegnazione

  1. Marcello+Mersi

    Carissimo G.M., la riflessione che oggi proponi è particolarmente attuale perché coinvolge i nostri ragazzi. I fallimenti negli studi spesso, troppo spesso, portano un giovane ad avere atteggiamenti e decisioni molto tragiche. Il perché accada tutto questo, ha motivazioni diverse e articolate, la fragilità, l’insicurezza, la scarsa fiducia in se stessi sono solo alcune problematiche che affliggono i giovani di oggi. Ricordo un episodio che risale ai tempi della scuola e che mi piace sottoporre a Te e ai Viaggiatori : interrogazione di geografia astronomica, viene chiamato alla cattedra un alunno di grandi qualità intellettive, uno studente che eccelleva in tutte le materie (oggi è un brillante fisico nucleare che lavora in America) ma che quel giorno non aveva studiato e si capiva benissimo dalle sue risposte. Il Professore, molto bravo, capì subito la situazione, ma quello studente cercò in tutti i modi di sopperire alle lacune che aveva “arrampicandosi sugli specchi”, così gli disse l’Insegnate!! E per premio gli dette un bell’otto sul registro. Fu una grande lezione per tutti noi e la dimostrazione di ciò è che, a distanza di tanti anni, ancora ricordo benissimo quell’episodio. Questo per dire che mai bisogna lasciarsi sopraffare dalle difficoltà anzi, quando si presentano, vanno affrontate di petto e a testa alta. Una caduta non è un fallimento, ma un punto di partenza!! Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

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