Le colonne di ricarica delle auto elettriche a Siena sono state al centro dell’interrogazione presentata durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 15 maggio, dal consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico. A rispondere è stato il vicesindaco, Michele Capitani.
” Il Comune di Siena – ha dichiarato Capitani – ha elaborato un Piano per la valutazione del fabbisogno di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in attuazione della normativa europea e nazionale di settore. Questo Piano è stato approvato dalla Giunta comunale lo scorso 1 aprile ed è composto da una Relazione tecnica, che contiene tutte le informazioni, e da una planimetria con l’indicazione delle collocazioni. Le postazioni sono anche consultabili online, sia su Google Maps che sulle principali piattaforme dedicate alla mobilità elettrica, con particolare riferimento a Enel X”.
” La rete – ha proseguito il vicesindaco – è stata recentemente aggiornata e potenziata grazie a un accordo stipulato nel 2021 con Enel X Mobility, selezionato tramite avviso pubblico di manifestazione di interesse. Questo ha consentito al Comune di avviare una convenzione finalizzata alla sostituzione e all’incremento delle infrastrutture esistenti, promuovendo così la mobilità sostenibile e rispondendo in maniera pratica alle crescenti esigenze degli utenti che scelgono veicoli a basse emissioni. A seguito di questo accordo, l’attuale rete di ricarica per veicoli elettrici su suolo pubblico risulta costituita da cinquanta colonnine a doppia presa e una a presa singola, ovvero da complessivi centouno punti di ricarica (e quindi altrettanti posti auto dedicati) di cui sessantasei di tipo Quick, ventinove di tipo Fast e sei Hpc ogni punto di ricarica è associato a un posto auto dedicato, riservato durante la fase di ricarica”.
“ Restiamo comunque a disposizione – ha concluso il vicesindaco Capitani – per eventuali nuove esigenze adeguatamente motivate”.
Il consigliere Alessandro Masi del gruppo Partito Democratico si è dichiarato non soddisfatto della risposta: “Ho chiesto di conoscere lo stato di funzionamento delle colonnine di ricarica, non la loro mappatura. Il tema è capire se è vero che nella zona di Fontebranda e dei Tufi queste apparecchiature sono funzionanti o meno, così come nella zona di San Prospero, cercando di sistemare gli eventuali disservizi. Le postazioni di ricarica per le auto elettriche sono un elemento qualificante dell’accoglienza della nostra città, perché è vero che si accoglie con il nostro grande patrimonio, ma anche con un’offerta aggiornata di servizi e infrastrutture.Siamo una città ‘carbon free’ e votata alla sostenibilità; forse non si dà l’adeguata importanza al fatto che, nel resto del nostro Paese, il 29 maggio il saldo fra ciò che si produce e ciò che si consuma è già in negativo, mentre nella nostra città e nella nostra provincia il saldo è in pareggio per tutto l’anno questo significa avere una qualità della vita per chi viene a visitare il nostro territorio, ma anche una qualità dell’accoglienza complessiva anche rispetto alle imprese che si. insediano a Siena, perché essere ‘carbon free’ offre una serie di vantaggi, di certificazioni, di accesso al credito favorevole; ma è evidente che questi aspetti non vengono raccontati e, forse, neanche sono conosciuti. Le colonne di ricarica rappresentano un piccolo aspetto, ma significativo per i cittadini-utenti e per i visitatori , che sono molto sensibili sull’argomento, dato che si tratta di un ‘biglietto da visita’ per l’accoglienza. S pero che l’interrogatorio serva a far aumentare l’attenzione sulla questione . Nella consiliatura precedente abbiamo svolto un incontro per ‘ Agenda 2030’, il Dup è organizzato secondo gli obiettivi di ‘ Agenda 2030’: è inutile avere quest’agenda se però abbiamo poi le colonnine di ricarica che non funzionano”.