Le parole come frecce

Cari viaggiatori,
c’è chi ha detto che “le parole sono come le frecce, una volta scagliate non tornano indietro”. E’ un invito a non sottovalutare il peso, in positivo e in negativo, che hanno le parole. Secondo il filosofo Gorgia sono come un farmaco, possono curare o avvelenare, dipendono dall’uso che se ne fa.
Buon viaggio

6 commenti a “Le parole come frecce

  1. Massimo Bianchi

    Già Gioacchino Rossini nel 1816 inserì nel Barbiere di Siviglia la celebre aria”la calunnia è un venticello”.
    Ha fatto Storia perché dipinge perfettamente l’uso perverso della maldicenza che altera e scheggia la persona colpita.
    Nel mondo profano assai diffusa ,ma qualche volta entra anche all’interno delle nostre colonne.
    E pensare quanto qualche parola di affetto,di incoraggiamento, di comprensione potrebbe invece lenire e aiutare nei momenti difficili che tutti noi prima o poi siamo costretti ad affrontare.
    Le Logge potrebbero riflettere su come dare concretezza ad un “effetto Famiglia” che dovrebbe essere sentito come originale e peculiare del nostro chiamarci fratelli.
    Grazie Caro GM .

  2. Raffaele Macarone Palmieri

    Penso, caro Stefano, che le parole siano immagini che inseriamo in un grande classificatore, che è la nostra mente, nel nostro Universo interiore…il nostro file intimo, per eccellenza. Tutti i nostri libri o le nostre pubblicazioni sono lì, basta digitare e tirar fuori.

    Le parole mi hanno fatto anche scoprire che un’altra vita è possibile, mi offrono una formidabile porta di uscita, una sorta di evasione, non le ho mai dimenticate…sono parte del mio pensiero.

  3. ottavio spolidoro

    La parola è d’argento, il silenzio è d’oro recitava un vecchio adagio.
    La parola come freccia è quella che non è frutto del ragionamento cioè del dialogo ma degenere frutto dell’aver ragione.
    Un vecchio adagio Napoletano dice : A ragione è dei fessi.
    A lungo ho riflettuto su come un popolo ed una città che nell’epoca dei Lumi tanto aveva prodotto inserendo le “sue” parole addirittura nella Costituzione Americana potesse avere un motto del genere. Poi il Lume!
    Non basta il dialogo in cui la conversazione si snoda. E’ necessario che entrambi i dialoganti non si ritengano portatori di verità. Infatti se assumo nel dialogo che ho ragione a prescindere da quello che ascolto dall’interlocutore e che nemmeno per ipotesi egli possa aver ragione ed io torto, il dialogo è inutile perché una cosa è ragionare altra è aver ragione.
    E così il vecchio adagio Napoletano dispiega tutta la sua potenza e bellissima forza Illuminista. Spesso quando da avvocato cerco di convincere le parti a ragionare ad entrambi faccio partitamente, questa domanda: scusi Lei vuole ragionare o vuole aver ragione? Perché se vuole aver ragione è inutile parlare tanto la ragione è dei fessi! Se vuole ragionare invece se mette in conto almeno la possibilità che le ragioni della controparte siano giuste e veritiere almeno quanto le Sue, allora possiamo ragionare
    grazie Gran Maestro
    Un abbraccio fraterno ai viaggiatori

  4. Pasquale Cerofolini

    Cari Viaggiatori e Caro SGM Fr. Stefano ,
    Le parole sono Frecce e/o Pietre , arrivano …come diciamo Noi Aretini , prima all’ osso che alla pelle … grande verità …
    Dobbiamo fare molta attenzione , e chi ha la fortuna di avere avuto dei bravi e buoni genitori, nonché la ‘ grande fortuna ‘ di frequentare la nostra scuola iniziativa , deve cercare di capirne l’iso corretto delle stesse.
    VI VOGLIO BENE … parole sincere che vi devono arrivare nella Forza e Bellezza cui sopra ho descritto.
    TFA Buon Viaggio
    Vostro Fratello
    Pasquale Cerofolini
    Logia Fenix 127
    Oriente Asunciòn
    GLSP – Paraguay
    (GL Simbolica Paraguay)

  5. Aldo Cozzi

    Caro G M , credo anche io nell’importanza delle parole, usate singolarmente , ed usate i frasi complesse ….la nostra espressione , in gran parte, sta’ in esse …..arma a doppio taglio ….ecco qui spuntare l’uso del silenzio ….una sorta di terza via …….

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