La proprietà della Terra

Cari viaggiatori,
un vecchio proverbio dei masai del Kenya rovescia il pensiero diffuso su chi è il “proprietario” della Terra. Ecco che cosa dice: “Trattiamo bene la terra su cui viviamo. Essa ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli”.
Buon viaggio

7 commenti a “La proprietà della Terra

  1. Pasquale Cerofolini

    Cari Viaggiatori ,
    Carp SGM STefano ,

    il detto dei Masai , è , un messaggio subliminale , di una bellezza valoriale esagerata , come un fiore bellissimo dentro il fantastico ‘ giardino del rispetto più profondo ‘ .

    Credo che mai nessuna cosa , possa essere più amata e tenuta nella massima considerazione se ricevuta in dono da chi ci ha generato con il suo seme , nonchè , rispettata nella sua essenza sapendo poi di doverla donare ‘ quale cosa meravigliosa ‘ a chi amiamo di più al mondo … ‘ ai nostri figli ‘… .

    Buon Viaggio a tutti e grazie, della frase dei Masai offerta a Noi, per essere presa in esame.

    TFA

    Fr. Pasquale Cerofolini – Logia Fenix 127 – Valle di Asunciòn – GLSP – Paraguay

  2. Carlo Spinatelli

    Buongiorno GM Stefano e viaggiatori, molto complesso è l’argomento che riguarda l’ecologia perchè richiama direttamente i nostri comportamenti e l’impostazione del nostro mondo economico. In considerazione del fatto che sarebbe riduttivo in poche righe trattare un argomento così complesso, vorrei indurre i viaggiatori ad una azione diretta: controllate le vostre scelte in materia di investimenti perchè attraverso esse possiamo fare molto. Esistono molte forme di investimento che possono fare la differenza premiando quelle aziende/attvità che hanno un comportamento attento all’impatto ecologico. Scegliendo investimenti attenti all’Esg (ambiente, sociale e governance)/Sri (investimento sostenibile e responsabile) si possono indirizzare le scelte di riduzione dell’impatto ambientale delle aziende e indirizzare la nostra economia sulla strada del rispetto ambientale. Vi assicuro che l’effetto moltiplicatore è notevole senza rinunciare ai rendimenti. Parola di un consulente finanziario.

  3. Pasquale Cerofolini

    Cari Viaggiatori ,
    Caro SGM Stefano ,

    il detto dei Masai , è , un messaggio subliminale , di una bellezza valoriale esagerata , come un fiore bellissimo dentro il fantastico ‘ giardino del rispetto più profondo ‘ .

    Credo che mai nessuna cosa , possa essere più amata e tenuta nella massima considerazione se ricevuta in dono da chi ci ha generato , nonchè , da rispettare nella sua ‘essenza ‘ con il desiderio di donarla poi , a chi amiamo di più al mondo : ‘ ai nostri figli ‘ .

    Buon Viaggio a tutti e grazie, della frase dei Masai che non conoscevo .
    TFA

    Fr. Pasquale Cerofolini

  4. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., il tema dell’ecologia fa parte della mia professione. È un settore fondamentale per la nostra sopravvivenza sulla terra. Purtroppo è un argomento troppo spesso ignorato e messo a margine di decisioni importanti. Sono venuto a contatto e vengo a contatto ogni giorno con problematiche che riguardano lo smaltimento dei rifiuti e vi posso assicurare, cari Viaggiatori, che la situazione è allarmante se non drammatica. Questo è un problema che si ripercuoterà inevitabilmente sulle generazioni future, alle quali lasceremo un mondo al limite del vivibile e lo affermo con cognizione di causa, credetemi. Tante belle parole, tante riunioni, tanti summit…..ma alla fine il niente!! Rimane tanta amarezza, perché chi muove le fila non comprende la gravità dei pericoli che ci aspettano. Cerchiamo nel nostro piccolo di fare il più possibile (raccolta differenziata, auto ecologiche, impianti a basso impatto, riduzione dell’uso di plastiche, ecc.) e auguriamoci che gli uomini ai governi aprano finalmente gli occhi. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  5. Raffaele Macarone Palmieri

    I Masai, tribù nomade o semi-nomade africana che vive secondo uno stile di vita indigeno, sono fedeli, caro Stefano, alla loro Tradizione e credenze talora simili a quelle dei Dogon, con i quali ho convissuto per circa 9 mesi durante la mia missione umanitaria, di cui ero il chirurgo responsabile, nella regione di Tombouctou in un programma di UNICEF / Repubblica del Mali / Cooperazione Italiana, nel 1984, coordinato da Piero Coppo, psichiatra e psicoterapeuta, che fondò il Centro di Medicina Tradizionale di Bandiagara. Piero, proprio in questi giorni, ha pubblicato un interessante volume dal titolo “Guaritori di Follia”, che nasce anche dal prolungato contatto e ‘colleganza’ con i Marabout.

    Il proverbio di ispirazione tradizionale Masai, che hai proposto, che la Terra non è di proprietà di nessuno viene richiamato in questi giorni nella Lettera Enciclica ‘Fratelli Tutti’ di papa Bergoglio che così recita: ” 17. Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi ” e quindi è indispensabile trasmettere ai nostri figli un pianeta almeno naturalmente uguale a quello ereditato dai nostri padri.

    La Terra con gli altri tre elementi Aria, Acqua e Fuoco, nel simbolismo ermetico-alchemico da cui originano tradizionalmente nel Sei / Settecento i nostri Rituali, fa parte delle prove che attendono un profano che chiede di entrare a far parte del nostro Ordine Iniziatico di ispirazione ‘ latina’; anche se la sequenza Aria – Acqua dovrebbe porre l’Aria al posto dell’Acqua, secondo un senso alchemico che va dal più solido al più sottile. La Terra rappresenta quindi per noi la materia oscura, dato che contiene per l’Apprendista tutto in sé, ma è difficile vedere ed estrarre il sottile… è il Tutto Opaco, quasi impenetrabile. Noi, alchimisti del XXI secolo, cerchiamo di esplorare questa materia che ci compone per trovare gli elementi sottili nascosti nella nostra intimità più profonda: la vita, la coscienza, il principio organizzatore…L’Acqua, l’Aria e il Fuoco vengono, nella circolarità del percorso, reintegrati nella materia e ritornano alla Terra, al Tutto ma ormai ordinato, reintegrando l’Uno al Tutto.
    Ecco perché, per noi Viaggiatori, anche da un punto simbolico ermetico-alchemico, la Terra deve essere oggetto di responsabile custodia.

  6. Ottavio Spolidoro

    Dal detto Masai arguisco che la terra non ci appartiene e che ognuno di noi è un viandante non un viaggiatore diretto ad una meta. In “umano troppo umano” Nietzsche indica ( in-dike) la strada per coloro che sono pervenuti all’età della ragione. La conclusione è divina: “ …essi cercano la filosofia del mattino “ tra la decima e la dodicesima ora del giorno. E qui, proprio qui, si innesta il discorso di Heidegger.
    Il detto Masai sembra alludere a questa estraneità dell’uomo alla terra. Un’anima straniera abita il mondo mentre altri studi antropologici spingono altre tribù verso la terra senza il male.
    Spunti di riflessione.
    Davvero saluti ai viandanti
    Grazie al nostro GM

  7. cozzi aldo

    Caro G M molto bello il proverbiò e il concetto della staffetta della proprietà , io penso però che …noi non distruggeremo la terra, e si lasceremo la stessa ai nostri figli diversa da come l’abbiamo trovata , questo avviene da sempre, l’uomo ha il dovere di esercitare il suo impegno per il progresso equo , sostenibile e per le masse , non per pochi, ….se i nostri nonni avessero fatto come i Masai , saremmo come loro ancora nelle capanne , certo i cambiamenti devono essere rispettosi diciamo della terra, non per una staffetta proprietaria dell’uomo, ma perché la terra appartiene solo alla terra non e’ dell’uomo , di nessuna epoca ….si sviluppa con una forza congenita che noi chiamiamo natura …..la natura , ha sempre vinto , e vincerà ancora….non pecchiamo di presunzione nel pensare di vincere la natura, ma soprattutto lasciamo a Cesare , ciò che è sempre stato e sempre sarà di Cesare …in questo caso Cesare e’ la terra che forse ,non suo malgrado, ma con tanto amore e tanta tolleranza ci ospita generazione dopo generazione….qui si che è’ giusto parlare di tolleranza….questo e’ un punto di vista diverso dai più’ ma se riflettiamo sicuramente e’ più vicino alla realtà della terra che ha visto ere, su ere, ed e’ sempre lì a darci i suoi frutti con amore … per finire non preoccupiamoci , quando l’uomo esagera lei , la terra , con molta e cruda semplicità c’è lo fa presente e dimostra chi è’ lei è chi siamo noi ….sono spiacente di questo mio pensiero che non combacera con quello di chi si sente padrone di qualcosa sulla terra o di essa…..

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