Se ti senti il più intelligente

Cari viaggiatori,
riflettiamo su questa perla di saggezza che ci propone Confucio e sul commento che ne deriva: “Se sei la persona più intelligente in una stanza allora sei nella stanza sbagliata”. Se ti senti la persona più intelligente…non dirlo.
Buon viaggio

8 commenti a “Se ti senti il più intelligente

  1. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., la riflessione che proponi mi piace molto, perché mi capita di frequente sentirmi “un pochino speciale” senza però sminuire gli altri. Il termine “intelligente” potrebbe essere sostituito con altri aggettivi, ma il senso della frase non cambierebbe. E questo perché essere in competizione, avere stimoli nuovi o persone alle quali ispirarci e con le quali confrontarci è il motore giusto per riuscire a migliorare giorno per giorno, evolversi e mantenere sempre uno sguardo oggettivo su ciò che siamo. Colui che sente il bisogno di mettere in difficoltà i propri simili è simile a quegli occhiali che compri per qualche euro, che si fanno bella figura per qualche giorno, ma appena li tieni al sole per un periodo più lungo, si scoloriscono e ti rovinano gli occhi. Sembrano meglio degli altri perché costano poco, ma in realtà valgono meno di niente! Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  2. Ottavio Spolidoro

    Cosa rende sbagliata una stanza in cui essere il più intelligente non è un pregio ? Potrebbe essere una stanza in cui non ci sia nessuno in grado di sollecitare in alcun modo l’intelligenza stessa. Ma potrebbe essere al contrario sbagliata perché quella intelligenza si ritiene non solo la migliore ma anche assoluta cioè che presuppone che nessuno possa offrirgli qualcosa. Ma attenzione in entrambi i casi ad essere sbagliata non è la stanza ossia non è il contesto ma sbagliata è l’intelligenza che non è in grado di dare, di donare. La frase successiva appare invece coerente con il monito di Diderot: ciò che men si tollera è il merito. La vera intelligenza allora cos’è? Una intelligenza che non si ritiene assoluta in grado di ricevere o di donare sollecitazioni cioè di trasformare ogni luogo nel miglior luogo consapevole che il suo sforzo possa pur sempre scambiato per sfoggio o spocchia, e certa che definirsi tale sia la sua negazione.

  3. Raffaele Macarone Palmieri

    Definire l’intelligenza, caro Stefano, non è facile…forse è più facile, perché più frequente e più rumorosa, definire la stupidità intesa come la sicurezza di essere intelligenti e di possedere la verità. La stupidità è intolleranza, è cercare pretestuosamente il torto negli altri, attaccarli con le proprie convinzioni senza confrontarsi, escludere il dubbio, non considerare che si possa sbagliare, rifiutare di ammettere l’alterità, cercare l’unanimità dei propri pari per eliminare la diversità, forse intelligente. Diventa, la stupidità, anche pericolosa quando l’individualità di ognuno si perde nella indistinzione della massa dove nessuno è più responsabile dei propri pensieri e delle proprie azioni, come i drammatici eventi della politica del Novecento e dei primi quattro lustri del Duemila tristemente ci ricordano. Ma non dobbiamo confondere intelligenza con cultura e stupidità con ignoranza: Socrate, infatti, è rimasto tra l’altro famoso per la sua modestia nelle sue affermazioni al riguardo della sua conoscenza, ma non della sua intelligenza.
    Ora voglio cercare di rispondere al tuo stimolo, alla tua domanda sul sentirsi la persona più intelligente in una stanza…e non dirlo, oppure di mutuare da Confucio l’idea di essere nella stanza…allora sbagliata.
    Talora confrontandomi con gli altri ho semplicemente considerato di essere meno stupido di molti e, allo stesso tempo, meno intelligente di pochi. Ma allora finalmente cosa considero essere l’intelligenza, se non l’equilibrio nei pensieri e nelle azioni, il buon senso, la misura, la gradualità delle risposte che gli insegnamenti della Geometria Sacra continuano a fornirmi. Ecco il nostro cammino iniziatico massonico ci porta ad abbracciare un più vasto campo di possibilità, una molteplicità di risposte, una lucidità di riflessioni che si contrappongono, cari Viaggiatori, alla cecità della stupidità.

  4. Pasquale Cerofolini

    CARI VIAGGIATORI ,
    CARO SGM FR. STEFANO ,

    DA FANS DI SOCRATE , CREDO NELLA MAIEUTICA SOCRATICA QUALE BASE IMPORTANTE E FONDAMENTALE DEL VIVERE E COSTRUIRE , NEL VALORE ALTO E PROFONDO CHE NOI RICONOSCIAMO AL NOSTRO CONCETTO DI ESSERE NELLA CORRETTA ‘TOLLERANZA’ .

    ESPRIMERSI E CONFRONTARSI NELLE ‘STANZE’ CON ALTRI , NEI CONCETTI PROPOSTI A SOLUZIONARE O A CAPIRE , FERMI NEL DESIDERIO DI NON PENSARE DI AVERE SICURAMENTE RAGIONE , PERMETTENDO QUINDI ALLA NOSTRA MENTE DI RIMANERE APERTA CRITICAMENTE NEL PROPRIO INTERIORE QUANDO ASCOLTIAMO GLI ALTRI , E’ MERAVIGLIOSO E ‘INTELLIGENTE’ .

    COSI’ FACENDO , NON CI SENTIREMO MAI E POI MAI NELLA STANZA SBAGLIATA , PUR NON TROVANDO A VOLTE O SPESSO , NEL SANCTA SANTORUM DEL CONFRONTO , PAROLE ESPRESSE ALTRUI CHE NON RIESCONO A METTERE IN RIFLESSIONE I PROPRI PENSIERI DEL MOMENTO.

    TFA BUON VIAGGIO A TUTTI

    FR. PASQUALE CEROFOLINI –

  5. andrea

    Buongiorno G. M . buongiorno viaggiatori , per me la Frase di Confucio è un grande richiamo all’umiltà. Non ti credere mai superiore, più intelligente, più forte, più bravo degli altri nel corso della vita troverai sempre qualcuno che lo sarà più di te .

  6. Caro Dott. Bisi
    e possibili nuovi amici,

    molto spesso mi capita di entrare in stanze, nelle quali sono bene accette soltanto le domande, perché le relative risposte non competono a chi non è dei settori trattati.
    Ammetto di non avere un grado di cultura tale da pretendere di essere considerato alla pari di tanti grandi studiosi, ma la mia ignoranza, pari alla forte passione che provo per le mie ricerche verso una verità inaspettata, mi hanno portato ai risultati che sicuramente una stanza come questa può apprezzarne il senso della “Risposta”.
    In questo percorso ho capito che:
    è l’uguale importanza di ognuno di noi, che ci rende simili davanti al Creatore; così come il tempo, diverso, perché misurato con la nostra immagine terrena, anch’essa mai uguale, ma che lo spirito dirige verso la stessa lancetta unica ed Universale.
    Non può essere, certamente, l’intelligenza a dividere persone unite da tali valori e caratteristiche tanto nobili, perché spesso non si riesce nemmeno a capire in che modo assegnare il giusto significato a questo termine.
    Intelligenza è quindi: volontà di assimilare un messaggio, rivelato dall’Alto a persona semplice, che forse non è tanto intelligente, perché ha il coraggio di divulgarlo a menti troppo intelligenti?
    Il tempo come al solito darà anche questa risposta.

    Nel frattempo sto zitto e lascio parlare voi.

    Questo riguarda anche voi credo:

    https://youtu.be/WkSYkKMmCwE

    https://youtu.be/EajJBBj9wjY

  7. MMC

    Caro amico mio, se si pensa di essere la persona più intelligente della stanza, non si è la persona più intelligente della stanza.

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