
Cari viaggiatori,
oggi è la Giornata mondiale della Terra. Un’occasione per pensare al futuro di questo bistrattato pianeta e al pensiero del vecchio capo pellerossa che ci ammonisce: “La Terra non appartiene all’Uomo ma é l’Uomo che appartiene alla Terra”.
Nei giorni dell’epidemia abbiamo visto foto e filmati di caprioli, cinghiali, lepri e fagiani passeggiare in tranquillità nelle vie di paesi e città e hanno destato lo stupore di tanti. E giù commenti del tipo “la natura si è riconquistata i suoi spazi”. A che prezzo? Ritorna il vecchio dilemma: come si può conciliare la tutela della salute con il lavoro? Un anno fa passai dal quartiere Tamburi, a Taranto, dove è ubicato lo stabilimento ex Ilva. Ci sono tanti alberi. Hanno le foglie rosse in ogni stagione. Il giorno dopo andai in Piemonte, da Torino a Saliceto, un paese in provincia di Cuneo.
Ci si arriva in auto attraverso boschi e boschi. Arrivato a Saliceto non vedo persone in giro e molte finestre sono sbarrate. Tutto chiuso o quasi. Mi feci questa domanda: di che cosa “campano” gli abitanti di Saliceto che vivono in mezzo agli alberi che hanno le foglie verdi?
E mi sono tornati in mente gli abitanti del quartiere Tamburi che per “campare” vivono tra gli alberi con le foglie rosse.
Buon viaggio
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19 commenti a “La Terra e i suoi abitanti”