Per costruire

Cari viaggiatori,
più volte in questo blog avete letto la parola Costruire. In questi giorni va molto di moda. É bello costruire ma per farlo occorre il progetto dell’architetto, poi i muratori che mettono mattone dopo mattone e la malta che li unisce. Costruire il domani. Cercate in queste pagine un pensiero di Ezio Bosso, un maestro che progettava il futuro.
Buin viaggio

4 commenti a “Per costruire

  1. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., da progettista libero professionista, accolgo con entusiasmo la Tua riflessione che oggi proponi a noi Viaggiatori. Realizzare una costruzione è un qualcosa di meraviglioso e di straordinario. Dal niente si riesce ad ottenere tanto; con l’opera di molteplici figure professionali si ottengono risultati stupefacenti! L’Ingegnere o l’Architetto redigono il progetto coordinando e dirigendo i lavori e impartendo indicazioni ai muratori. Tutto questo mi fa ricordare, inevitabilmente, il nostro mondo, la nostra Istituzione. Costruire il nostro futuro è un dovere che dobbiamo assolvere nel migliore dei modi, ma la costruzione deve essere solida, sicura, non deve avere cedimenti di sorta, perché in caso contrario si avrebbe il crollo con tutte le conseguenze che comporterebbe tale evento! Costruiamo il domani per le generazioni che verranno e lasciamo loro un mondo possibilmente migliore. Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  2. Pasquale Cerofolini

    Cari Viaggiatori ,
    Caro SGM Stefano ,

    la Bellezza e la ‘difficoltà’ del nostro vocabolario italiano , sta sempre nella corretta significazione della etimologia delle parole .

    La Bellezza – Costruzione di … , Costruttore di … , Costruire il … , è una parola quale sostantivo o verbo , di valore Nobile e Alto ; non a caso noi Liberi Muratori , abbiamo verifiche iniziali e formazione successiva , importanti nella conoscenza , nella visione e nella missione , per cercare con umiltà di incamminarci nell’acquisizione di quei valori Nobili ed Alti .

    La difficoltà – Costruzione di … , Costruttore di … , Costruire il … , usare la parola cosciamente o incosciamente , per nasconderci dietro a giochetti e giochini di ‘ palazzo pericolante’ , dove le crepe non tarderanno a presentarsi nella distruzione stessa del ” Costruito e/o Costruendo ” .

    Sempre più convinto , che dovremmo presentare il nostro pensiero , quali Costruttori seri , con la Vera capacità di prentazione dell’Unità Costruttrice dalle Vere Diversità Costruende .

    Bun Viaggio . Grazie .

    TAF

    Fr. Pasquale Cerofolini – Logia Fenix 127 – GL Simbòlica Paraguay – PY

  3. Ottavio Spolidoro

    “E costruire è bellissimo” scriveva Ezio Bosso su Facebook poi riportato dal nostro GM su questo blog. Viene da chiedersi perché sempre in quel pensiero, Bosso sostenesse il costruire e non il ricostruire ma una riflessione su questo richiederebbe ben altro spazio. Invece qui mi chiedo cosa sia invece distruggere, abbattere. Spesso sentiamo dire che mentre il costruire richieda tempo, pazienza, al distruggere basti un attimo. Costruzione e distruzione connessi quindi, al piano temporale si determinano e caratterizzano per le opere necessarie alla costruzione, richiedenti tempo, e per l’estrema facilità e velocità della distruzione. Ma vi è anche un’altra connessione che possiamo leggere quella della responsabilità. Potremmo all’uopo seguire la lezione di Weber. Io penso che la distruzione sia conforme e meglio si attagli all’etica della convinzione in forza della quale si ritengono stupidi coloro che non la pensano come il distruttore che si circonda di fan e di ignoranti che sorreggano la sua sfrenata ambizione. Sì, proprio i tre assassini di Hiram!
    Mentre alla costruzione si attaglia e sia consona l’etica della responsabilità con cui, in ogni azione, si cerca sempre di valutare nei limiti del conosciuto e del possibile la conseguenza. Il costruttore aggiunge, modifica, ma sempre con una visione d’insieme e non compromette la stabilità del costruito. Forse Ezio questo intendeva quando distingueva costruire da ricostruire.
    Buon viaggio cari viandanti
    Un abbraccio al nostro Gran Maestro

  4. MMC

    Molto spesso si dimentica l’importanza dell’attesa. Ovvero, in questo contesto, che la malta si essichi. E’ in questo momento che la costruzione della Cattedrale si completa. Prima che ciò avvenga l’edificio è vulnerabile, per quanto bellissimo. Più degli architetti, più dei prestigiosi costruttori, è ciò che unisce a realizzare il capolavoro. L’uomo ordinario, per sua natura, vuole essere architetto. L’uomo sapiente, forse, preferisce essere malta.

Rispondi a MMC Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *