La semplicità

Cari viaggiatori,

è complicato ragionare con semplicità. George Sand diceva che “è la cosa più difficile da ottenere a questo mondo; è l’estremo limite dell’esperienza e l’ultimo sforzo del genio”.

Buon viaggio

4 commenti a “La semplicità

  1. Marcello Mersi

    Carissimo G.M., in questi momenti così difficili, affrontare il tema della felicità non è facile, anzi è assai difficile. Tutto quello che prima della pandemia era considerato per tutti noi necessario, ora diventa quasi un miraggio : i cinema, i teatri, i concerti, i ristoranti, le discoteche, i viaggi, le feste con gli amici, sembrano un ricordo molto più lontano di quanto realmente siano. È una situazione che ci trasmette ansia, tanta ansia e che ci pone un interrogativo inquietante : quale definizione dare alla parola “felicità”? Si può essere felici nonostante il cambiamento che stiamo vivendo? Come possiamo essere felici se dobbiamo rinunciare a così tante cose? È davvero possibile essere felici quando si ha così tanta paura per quanto potrà accadere? Il tema della felicità ed una eventuale spiegazione della stessa, ha sempre appassionato l’uomo : scrittori, poeti, filosofi, persone comuni, tutti si trovano a pensare, descrivere, cercare questo stato di grazia. La felicità in psicologia è ricondotta a variabili come il benessere e la soddisfazione di vita. Essa viene descritta come capacità di provare emozioni positive e come attitudine a realizzare le proprie aspirazioni e sviluppare i propri talenti. Secondo altri studiosi la felicità è rappresentata da un senso generale di appagamento complessivo che può essere scomposto in termini di appagamento in aree specifiche della nostra vita. Secondo me invece la felicità è ben altro, è aiutare gli altri, è far sorridere un bambino malato, (e assicuro i Viaggiatori, purtroppo per esperienza personale, che è estremamente difficile) è portare una parola di conforto ad un anziano, magari è anche fare solo un semplice sorriso ad una persona che chiede l’elemosina. Troppo spesso ignoriamo questi “semplici” gesti, per noi semplici, ma per chi li riceve di importanza estrema! Un abbraccio forte a Te e a tutti i Viaggiatori.

  2. Carlo Spinatelli

    Carissimo GM Stefano parlare di semplicità in questo mondo può sembrare un utopia se non blasfemia. Tutto intorno a noi gira in modo vorticoso. All’apparenza sembra tutto difficile, complicato, sopratutto combattendo questa pandemia che ci colpisce. Ogni nostro atto sembra debba avere delle forti ripercussioni su tutto ciò che ci circonda. Fermandoci, e lasciandoci cullare dal battito rilassato del nostro cuore, riacquistiamo un pò di sernità e solo allora ci accorgiamo della semplicità che a tutto è sottointeso. Ogniuno grida alla verità, per confondere, per sentirsi importante, per cercare di avere un momento di gloria. Con la perdita della centralità dell’individuo abbiamo lasciato tutto in mano alla cupidigia. Abbiamo bisogno di ricentrare noi stessi. Ridare senso ai nostri sogni, non obiettivi. Ci aiuta in questo percorso proprio il ragionare con semplicità. Il concentrarsi su atti che conosciamo bene fino in fondo, frutto di una esperienza acquisita attraverso la tradizione. Ed in questa opera rifiorisce l’uomo nella sua essenza in pace con se stesso, in armonia con il Creato.
    Un abbraccio a tutti i Viaggiatori

  3. Pasquale Cerofolini

    Caro Stefano,
    Cari Viaggiatori,

    “Gandhi sostenne più volte che solo in ciò che è semplice si racchiudono i principi universali, e si conserva la vera grandezza. ”

    Difficile , carissimi Viaggiatori, mettere nel sentiero valoriale corretto la Semplicitá , in quanto  bombardati  quotidianamente con/da messaggi scorretti,  che complicano il dovere  di comprendere bene  il concetto meraviglioso della semplicità.

    Gustare,   toccare,   vedere , ascoltare,   odorare ed  assaporare la bellezza delle cose semplici é complicato ma possibile . 

    Importante innanzitutto chiarire a Noi stessi , che  semplicità  non é un significato negativo  come spesso accade  e viene interpretato    , per esempio ,  nella definizione di   ‘ persone semplici ‘ , che spesso e subito si tende a pensare ed a considerare le stesse nella accezione   più di ‘ Ignoranti ‘ che   UMILI .’ 

    Anche nei nostri canoni estetici  ci siamo dimenticati o ci di dimentichiamo , quanto meraviglioso sia  la bellezza della  semplicitá ,

     Le cose semplici , le parole semplici , gli atteggiamenti semplici , sono sempre in relazione allá propria ritrovata sicurezza di Essere , mai in relazione ai canoni ( sic)scorreti dell’effimero Apparire. 

     Nella semplicità del proprio Essere ,sono costantemente presenti , e , regna l’armonia dei propri atteggiamenti di naturale comportamento, praticamente   l’ essere autentico e bello ; e fortunati Noi se ritroviamo ció in persone  a noi vicine , persone  con le quali   , ricordiamoci , vale la pena non perdere e a cui dobbiamo stare vicini ed assieme.

    Buon Viaggio

    Pasquale Cerofolini

  4. MMC

    Mi permetto di citare un pensiero (non mio) che mi ha indotto questo post. È un principio che adotto oggi, nel mio lavoro di giornalista, e che adottavo ieri, quando mi occupavo di altre cose.
    Si chiama Rasoio di Occam: «A parità di fattori, nell’analisi di un problema, la spiegazione più semplice è anche quella da preferire». Semplicità.

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